Quando il pompelmo interferisce con i medicinali e crea sovradosaggio farmacologico 

interferenza

Un focus per capire quando il pompelmo interferisce con i medicinali e crea sovradosaggio farmacologico. Il pompelmo tradizionale o nella versione più dolce del pompelmo rosa viene, spesso e volentieri, inserito nelle diete ipocaloriche. Ciò si verifica sia per il suo potere nutriente e dissetante, sia per la quasi totale mancanza di zuccheri. Per cui, è assai frequente il consumo di pompelmo, tanto in succo, che in spicchi, sia a colazione, che negli spuntini tra un pasto e l’altro. Da ultimo, però, si comincia ad insinuare qualche “ma” nell’uso “indiscriminato” del pomplemo nei regimi alimentari di chiunque. Vediamo quindi di capire quando il pompelmo interferisce con i medicinali e crea sovradosaggio farmacologico.

Il dosaggio che crea interferenza

Il sospetto tra gli “addetti al settore” sembra aleggiasse da tempo. Vale a dire, il frutto del pompelmo, al di là delle sue indiscusse innumerevoli proprietà, era “sorvegliato speciale” per la sua potenziale  interferenza degna di nota con i farmaci. Resta inteso che l’ampiezza degli effetti conseguenti all’assunzione di pompelmo, è individuale; varia cioè da individuo a individuo. 

E comunque un conto è farne un uso saltuario e contenuto, altro è bere, più volte al giorno, il succo di pompelmo. Stando alle note diffuse dalla Fondazione Umberto Veronesi, esiste una soglia media da considerarsi limite. Per cui, il succo di un pompelmo intero, corrispondente a 200-250 ml circa, avrebbe già un potenziale sufficiente a produrre un’interferenza con certi farmaci.

Studi internazionali

Il focus, peraltro, non è certo circoscritto all’Italia. E’ infatti la stessa Fondazione Veronesi a dare notizia di un interessante studio, portato avanti da un gruppo di ricercatori canadesi. Una nuova letteratura scientifica apparsa sul Journal of Canadian Medical Association, vale a dire il Giornale dell’Associazione medica canadese.

Una lettura di sicuro interesse per chi, come gli anziani o le persone a dieta, ricorrono spesso e volentieri al consumo di pompelmo, tanto in spicchi che in succo. La modalità con cui si assume il frutto non cambia poi, in alcun modo, le interferenze che si possono venire a creare con una certa tipologia di farmaci. 

Farmaci con cui si crea interferenza

Per avere una prima visione d’insieme dei farmaci con i quali si può creare interferenza, è stato stilato pure un elenco. L’elenco completo dei farmaci con cui il pompelmo crea interferenza può quindi essere visionato cliccando qui. Ma, di fatto, quali sono le conseguenze a cui si potrebbe andare incontro nel caso in cui si assumessero i principi attivi farmacologici, di cui sopra, in parallelo con il pompelmo?

Sovradosaggio farmacologico

Il frutto, stando a quanto viene riferito dalle varie fonti scientifiche, sarebbe in grado di incrementare la cosiddetta biodisponibilità del principio dei farmaci. In altre parole, assumere una pillola insieme, ad esempio, ad una spremuta di pompelmo innesca un meccanismo di sovradosaggio. E il rischio di sovradosaggio non muta se, anziché il frutto intero o spremuto, si assume il frutto sotto forma di marmellata. Ecco accennato quando il pompelmo interferisce con i medicinali e crea sovradosaggio farmacologico.

Consigliati per te