Quando i tuoi soldi in banca sono a rischio, e forse tu non lo sai

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Molti risparmiatori si recano in banca per cercare di far rendere al meglio i propri risparmi. Spesso la richiesta rivolta al consulente dell’istituto di credito è di poter attingere in qualsiasi momento al proprio gruzzolo. Ovviamente anche di non rischiare di perdere i propri soldi. Quello che i risparmiatori spesso temono sono le allarmistiche notizie che parlano di crollo delle borse, miliardi bruciati e listini a picco. E le banche molto spesso propongono loro delle obbligazioni non quotate. Ma evitare i Mercati non è la soluzione, anzi.

Mercati sì o mercati no: questo il dilemma!

Le obbligazioni sono dei prestiti che una banca o una grande azienda chiede ai risparmiatori. Questi prestiti, detti anche Bond, corrispondono degli interessi periodici ed hanno una  scadenza precisa, pertanto il momento in cui i soldi prestati verranno restituiti agli investitori è stabilito chiaramente. Molte obbligazioni vengono anche quotate in Borsa, questo vuol dire che gli investitori possono vendere o acquistare obbligazioni da altri investitori definendo con questi ultimi anche il prezzo della compravendita.
Il valore di un’obbligazione è proporzionale alla salute finanziaria dell’emittente: più scende il valore meno è probabile il rimborso. I Mercati regolamentati, forniscono quindi un costante riscontro sull’apprezzamento di un titolo da parte degli investitori. Ma quando i tuoi soldi in banca sono a rischio, e forse tu non lo sai?

Quando i tuoi soldi in banca sono a rischio, e forse tu non lo sai

La diminuzione del valore di un’obbligazione quotata è da considerarsi un campanello d’allarme che ci consente di vendere eventualmente il titolo andando a perdere solo una ridotta percentuale di quanto investito. Scegliere un’obbligazione quotata ci consente di controllare in ogni momento l’andamento del nostro investimento ed eventualmente di intervenire. Sono quindi i Mercati a limitare il rischio dei nostri investimenti.

Le obbligazioni non quotate, richieste proprio dagli investitori che non vogliono guardare con preoccupazione alle oscillazioni di borsa, mantengono sì il valore costante nel tempo. Ma non danno alcun avviso nel caso in cui la banca emittente dovesse versare in cattive acque. Così, come un fulmine a ciel sereno, molti obbligazionisti si sono trovati dalla sera al mattino con i risparmi azzerati dal fallimento della banca.

E’ importante controllare spesso l’andamento dei propri investimenti, eventualmente chiedendo consiglio ad un professionista che ci aiuti ad approfondire. Ricordiamoci che la trasparenza è uno degli aspetti più importanti a cui badare quando investiamo i nostri risparmi e che i Mercati possono garantire tale trasparenza molto più di titoli non quotati in borsa.

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