Quando e perché la banca non ti concede il mutuo?

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Quando e perché la banca non ti concede il mutuo? Per rispondere compiutamente a questa domanda bisognerebbe essere nella testa dei direttori di banca quando valutano le richieste che gli vengono fatte. Ma, ahimè, non ci siamo. Quindi possiamo solo provare ad indovinare quali siano queste ragioni. Che il più delle volte sono facilmente riconducibili a una. Non avete fornito abbastanza garanzie. Perché in Italia, di solito, se si ha bisogno di una cifra XYZ, la banca vi chiede di garantirla con… esattamente almeno XYZ! Che se avevate non andavate a chiedere, vero? Ma tant’è. Questo è uno degli innumerevoli difetti del sistema creditizio italiano.

Ma non demoralizzatevi. Se un istituto ha rifiutato la vostra domanda, non è detto che un’altro non la accetti. E se vi hanno fornito qualche spiegazione, magari vi hanno fornito la possibilità di presentare la domanda ad altri in forma migliore. Ricordatevi sempre che la concessione di un mutuo è subordinata ad ottemperare a quello che vi chiede l’istituto di credito. Purtroppo avete bisogno, se chiedete dei soldi. E le regole le fanno gli altri, non voi.

Quando e perché la banca non ti concede il mutuo?

Di solito la motivazione più usata per non concedere un mutuo è la situazione lavorativa. Se è incerta, la vostra domanda è già in salita. Quindi, lavori a tempo determinato o autonomi, ma con fatturati non esaltanti, non sono la ricetta giusta. Perché fanno pensare alla banca che possiate essere insolventi. E, per evitarsi ogni problema, preferiscono non procedere oltre.

La cosa va ancora peggio a chi è stato, oppure è ancora, un cattivo pagatore. Magari per problemi insormontabili. O per necessità. Ma se siete stati o siete dei cattivi pagatori, il mutuo potete scordarvelo. Ricordatevi che è molto probabile che in banca non sappiano niente di voi. Tranne che avete un conto lì. E probabilmente il direttore lo scoprirà quando gli arriverà il vostro nome sulla scrivania. Se arriverete fino a lui… Non sapendo niente di voi, lui/lei guarderà solo freddamente la pratica. Se non torna, scordatevi il mutuo.

Ed anche la cifra che andrete a chiedere è importante. Se è troppo alta per le vostre possibilità, anche se avete un lavoro dipendente a tempo indeterminato, ve la rifiuteranno. Non ne parliamo neanche in altri casi. Sempre parlando di cifre, anche il rapporto rata/mutuo viene valutato. E se di norma supera 1/3 del reddito messo a garanzia, il mutuo viene rifiutato. Per esempio, se il reddito complessivo di una famiglia fosse 2000 euro, una rata superiore a 670 euro farebbe rifiutare il mutuo.

Infine, ricordatevi che se guadagnate parecchio, ma dichiarate poco, farà fede solo quello che dichiarate. Anche se poteste permettervi una rata alta, se i numerini in bianco non dicono quello che la banca vuole leggerci, niente mutuo.

Qualche soluzione?

A parte avere qualcuno che vi faccia da garante se le vostre garanzie non sono sufficienti, una sola. State particolarmente attenti alle offerte di mutui dei vari istituti. Anche attraverso Internet e siti specializzati, oggi è facile avere sott’occhio le migliori offerte. Che le varie banche fanno in continuazione. Soprattutto in questo periodo di tassi a zero. Perché solo prestando soldi guadagnano qualcosa. Quindi devono avere un minimo di elasticità. E ricordatevi che ci sono anche i mediatori creditizi. Broker specializzati nelle richieste di credito. Che potrebbero fornirvi maggiori speranze di una banca. A costi sicuramente più elevati, sappiatelo. Starà a voi decidere cosa fare, nel caso.

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