Quando e perché autenticare una foto

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Autenticare una foto significa confermare e rendere certa l’identità del fotografato scrivendo le sue generalità. Ma quando e perché autenticare una foto? In pratica significa mettere in collegamento in modo certo ed inequivocabile l’immagine con il nome della persona. Di solito si deve procedere con questa formalità quando si chiedono particolari documenti che hanno anche funzione di documento di identità. Ecco l’elenco dei documenti per cui è necessaria  l’autenticazione della foto:

a) carta di identità;

b) porto d’armi;

c) licenza di pesca;

d) passaporto;

e) licenza di caccia;

f) patente

La legalizzazione della foto non è eterna, ma vale solo 6 mesi. La ragione è ovvia. La persona fotografata potrebbe cambiare anche sensibilmente. In questo caso la foto non consentirebbe più il suo riconoscimento.

Dove e chi può autenticare una foto?

Per semplificare la vita al cittadino c’è un principio generale.  Quando una pubblica amministrazione deve procedere al rilascio di un documento ha anche il potere di autentica della relativa foto.

Quando e perché autenticare una foto? Quando si rinnova la carta di identità in Comune il funzionario stesso dichiara le generalità di chi presenta la foto.

In altri casi il cittadino può chiedere espressamente ad un funzionario del Comune di autenticare la sua foto. Lo prevede l’art. 34 del DPR 445 del 2000 sulle autocertificazioni.

Come ottenere l’autentica se non si può andare in Comune

Per i cittadini con difficoltà a camminare i comuni prevedono un servizio di autentica a domicilio. Ovviamente le condizioni del richiedente devono essere particolarmente gravi.

Quale tipo di foto può essere autenticata?

Le foto da presentare alle amministrazioni devono essere formato tessera ed a capo scoperto. Dato che lo scopo della foto è identificare il soggetto non sono ammessi occhiali da sole né cappelli. Il velo o il turbante indossati per motivi religiosi devono lasciare scoperti i tratti del viso.

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