Quando conviene trasferire un conto corrente

Quando conviene trasferire un conto corrente

Il trasferimento di un conto corrente presso un’altra banca non è mai una decisione da prendere in maniera affrettata. Ci sono occasioni in cui conviene trasferire i propri risparmi ed altre meno. Come fare ad individuare il momento giusto per trasferire il proprio conto corrente? Quali sono gli indicatori che ci offrono una lettura adeguata della convenienza? Ci sono numerose motivazioni, più o meno ragionevoli, che spingono alla decisione di spostare i propri risparmi presso un altro istituto di credito. È importante che le ragioni personali siano supportate da altrettante sicurezze oggettive nella misura in cui si avvia il trasferimento.

Perché siamo interessati a trasferire?

Poniamo una linea immaginaria con due punti alle estremità: da un lato l’avversione al denaro, dall’altro l’ossessione per il denaro. Dove, ciascuno di noi, potrebbe collocare la difesa del proprio patrimonio? Nel corso della storia, il rapporto che l’uomo ha avuto col denaro si è talvolta rivelato estremamente conflittuale. Lo stesso Freud, quando parlava di questioni legate ai soldi, riteneva che l’eccessivo attaccamento alla moneta sonante potesse riflettere un disturbo in uno stadio dello sviluppo infantile. Siamo emotivamente legati ai risparmi, materialmente vincolati ad essi e concretamente soddisfatti quando non li sprechiamo. Allora, quando conviene trasferire un conto corrente presso un’altra banca per non inciampare in inutili perdite?

Quando conviene trasferire un conto corrente?

La risposta all’interrogativo iniziale potrebbe giungere da una delle ultime ricerche effettuate da Bankitalia sul costo di un conto corrente. Stando ai dati riportati, ci sono occasioni in cui risulta più vantaggioso un cambio di istituto bancario. Ad esempio, quando il conto corrente è vecchio più di dieci anni. Perché? La risposta riguarda le spese di gestione. Difatti, secondo le stime di Bankitalia, un conto corrente aperto da non più di un anno costa in media a ciascun risparmiatore 49 euro. I costi sembrano raddoppiare per i conti correnti aperti da oltre dieci anni. Tendenzialmente, quando si decide di trasferire un conto corrente, è bene tenere d’occhio i costi di gestione dello stesso sul breve e lungo termine. È pur vero che, in ogni momento, il risparmiatore gode del pieno diritto di cambiare istituto senza particolari vincoli. Pertanto, la convenienza di un trasferimento è sempre una stima che va fatta sulla base dei fattori in gioco.

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