Quali sono secondo gli analisti le azioni che potrebbero battere Piazza Affari nei prossimi 12 mesi

mercati azionari

A quanto pare i segnali rassicuranti inviati nelle ultime ore dalle Banche centrali non sono stati poi così rassicuranti. Almeno a vedere l’andamento che i mercati azionari hanno deciso di tenere oggi.

Infatti la mattinata si chiudeva con un generale segno meno. Il tutto nonostante lo spettro dell’inflazione venisse rimarcato come transitorio da un numero sempre più alto di esponenti della FED. E mentre anche dalla BCE confermava le politiche accomodanti finora sempre mantenute. Rassicurazioni che, a prescindere dalla singola performance di oggi, potrebbero far pensare ad un’estate relativamente tranquilla. Inflazione permettendo.

Quali sono secondo gli analisti le azioni che potrebbero battere Piazza Affari nei prossimi 12 mesi?

Indubbiamente il settore dei titoli finanziari sarà quello maggiormente monitorato nelle prossime settimane. Se non altro per la già citata presenza di un’inflazione il cui andamento è tuttora impossibile da prevedere. Ma anche, se non soprattutto, delle Banche centrali che dovranno comportarsi di conseguenza. Nell’immediato, BofA Merrill Lynch ad esempio, nel suo report dedicato proprio ai bancari, oggi vota buy su Banco BPM (a 3,10 euro), Intesa SanPaolo (target fissato a 3 euro), Mediobanca (11,20 euro) e Unicredit (11,70 euro).

Ma per capire quali sono secondo gli analisti le azioni che potrebbero battere Piazza Affari nei prossimi 12 mesi, potrebbero essere un utile indizio anche i megatrend che si sono recentemente sviluppati. Dalla sicurezza online alla presenza sempre più ampia della Rete nelle nostre vite. Passando per quella che è stata recentemente battezzata come la silver economy, ovvero tutta la realtà, sanitaria ma anche di viaggi e turismo, che si crea con l’invecchiamento della popolazione. E, ricordiamo, che l’Italia ha una popolazione che può vantare un’aspettativa di vita tra le più alte al mondo.

Adesso come adesso, anche grazie alle campagne vaccinali a livello mondiale, il Covid 19 fa meno paura e le progressive riaperture offrono qualche spiraglio di certezza in più. Il che porterebbe a guardare con fiducia alla ripresa di turismo e ristorazione. Sebbene, quando si parla di investimenti, la cautela sia d’obbligo a prescindere. In questo caso ancora più importante in vista dell’autunno. Ma anche delle eventuali decisioni che potrebbero essere prese o meno monitorando l’andamento dell’inflazione stessa.

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