Quali sono le varie tipologie di conto corrente?

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Quali sono le varie tipologie di conto corrente? In Italia ci sono diverse tipologie di questi conti. Ma che c’è un conto corrente, in prima istanza? Si tratta di uno strumento mediante il quale, se ci pensate, viene semplificata la gestione del denaro. I nostri soldi vengono depositati in banca. Quest’ultima lo custodisce e ci fornisce tutta una serie di servizi. Uno strumento come il conto corrente non è però un qualcosa di unico. Nel senso che ne esistono di diversi tipi. E, forse, non lo sapete. Per conoscerli basta che continuiate a leggere. Ed in pochi minuti saprete tutto.

Le tipologie più diffuse di conto corrente sono l’ordinario, quello a pacchetto e quello di base. Che differenze ci sono? Per chi sono utili? Quanto costano? Il conto ordinario ha anche un altro nome. Viene definito anche a consumo. Perché? Perché dipende da quante operazioni vi si fanno. Con un facile processo intuitivo, più viene utilizzato, più si paga per la sua gestione. Il conto a pacchetto comprende una serie di servizi per cui si paga un canone. Questi servizi possono essere vari. Come una cassetta di sicurezza o la gestione del risparmio. Questa tipologia di conto presenta due distinzioni. Con la franchigia nel costo mensile sono inclusi un numero limitato di operazioni gratuite. Senza franchigia, ovviamente, tale numero è illimitato.

Quali sono le varie tipologie di conto corrente?

Il conto base, infine, è dedicato a chi non abbia particolari esigenze finanziarie. Permette di accedere a tutti i servizi di base essenziali. Quindi prelievo di denaro e carta di credito. Ma anche accredito automatico di stipendio e/o pensione. E, inoltre, pagare automaticamente le bollette. Naturalmente non mancherà la possibilità di versarci sopra dei soldi. Siano essi in contanti o con assegni circolari o bancari.

I costi di questi conti correnti variano. E non variano solo in base alle tipologie. Ma lo fanno anche in base a quale banca fornisce il servizio. Naturalmente questo grazie al regime di concorrenza che, fortunatamente, c’è in ambito bancario. Fare attenzione a questi costi è fondamentale per non spendere troppo. Perché oltre ai costi di gestione della tipologia prescelta di conto corrente, possono essercene altri. Spesso più subdoli. Come spese di chiusura conto ed il bollo annuale (uguale per tutti). Ma anche quelle per la spedizione di comunicazioni importanti ed obbligatorie.

Inoltre, ci possono essere spese per interessi debitori e creditori. I primi sono quelli per gli scoperti di conto. I secondi sono invece premianti. Perché la banca riconosce al cliente una somma per aver mantenuto il conto sempre positivo nel corso dell’anno. Ma se vi fa spendere per dirvi che siete bravi, che scopo hanno?

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