Quali sono le migliori opportunità di investimento per il mese di Agosto?

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a cura di Davide Marone Account Manager 24option

Agosto è da sempre considerato nel costume e nella cultura del Belpaese quale mese di rallentamento e cessazione dell’attività economica e dunque periodo di vacanze per la stragrande maggioranza degli italiani. Naturalmente i mercati finanziari non si allineano a questa cadenza annuale e imperterriti macinano quotazioni, al netto del giorno di Ferragosto. Mai più calzante fu il detto “il denaro non dorme mai”. Da tale contrapposizione nasce pertanto il dilemma del trader retail che si trova dunque davanti alla decisione se interrompere la sua attività di trading e godersi legittimamente le tanto agognate vacanze o se continuare a monitorare i mercati e sfruttare eventuali movimenti significativi che possono avvenire e da cui trarre profitti.

Al di là di una scelta che debba essere compatibile con un sano e corretto approccio ai mercati, va detto che storicamente agosto è un mese che porta con se statisticamente alta volatilità. Il caso più eclatante fu quello relativo al 2015 quando, in seguito a forti timori di tenuta del sistema finanziario cinese, le Borse mondiali vissero uno dei crolli più rilevanti degli ultimi anni proprio nelle ultime due settimane del mese. Il Dow Jones fu protagonista di un ribasso di oltre 2.500 punti in poche sessioni operative che, all’epoca della quotazione, si tradussero in perdite di oltre il 15%.

Per citare un altro caso che ci riguarda molto da vicino, la famigerata crisi dello spread che riguardò l’Italia nel 2012 si originò proprio dall’impennata dei tassi governativi nel mese di agosto che condusse poi ai drammatici eventi politici e alla caduta del Governo allora in carica.

Il primo concetto che va chiarito è che vi è stagionalità sui mercati, accentuata per definizione sul segmento commodities. Se guardiamo i listini azionari ad esempio negli ultimi 15 anni, i mesi di maggio e giugno sono di segno rosso mentre gli ultimi tre mesi dell’anno il segno diventa positivo, così come agosto che vede le probabilità appena più spostate a favore di rialzi. Dunque vi sono statistiche che supportano i movimenti di prezzo in certi periodi dell’anno.

In secondo luogo è indubbio che ad agosto i mercati siano più sottili, cioè sono minori gli operatori presenti ai desk e quindi la liquidità è inferiore. Questo crea un duplice effetto: da un lato i movimenti possono essere meno “puliti” e sensibili a erraticità di breve e talvolta brevissimo periodo generata da news e rumours. Dall’altro, un mercato più sottile necessità di meno capitali per muoversi in maniera marcata e quindi la potenziale volatilità è più elevata, conducendo a maggiori opportunità di guadagno per i trader.

Passando dal generale al particolare, quali sono potenzialmente le migliori opportunità di investimento per il mese di Agosto?

Partiamo dai già citati listini azionari, prendendo a benchmark l’indice S&P500 che rappresenta il paniere più importante a livello globale. Esso si trova non distante dai massimi di sempre raggiunti a inizio del 2018 e i presupposti sono ancora orientati per una prosecuzione delle salite. Ciò è tanto più vero a superamento del livello di 2.840 punti, che potrebbe dunque generare allunghi proprio verso i massimi. Livello cruciale di supporto è invece posto a 2.790 che, laddove superato al ribasso, lascerebbe spazio verso 2.760 punti. Restano intatti i timori su diversi fronti che possono minare alla stabilità delle Borse: scenari diplomatici internazionali in deterioramento, dazi e guerra commerciale, rischi finanziari della Cina, riacuirsi della crisi in Eurozona. Lo scenario discesista permane pertanto da contemplare con l’indicazione del livello tecnico appena precisato.

Sul fronte valutario ci troviamo di fronte a una situazione di dollaro-centrismo puro, nel quale cioè il biglietto verde viene comprato e venduto univocamente contro tutte le altre valute. Ciò è indubbiamente un vantaggio per il trader che può unire all’analisi tecnica dei grafici il potente strumento delle correlazioni intramarket (tra i cambi valutari) e intermarket. Il dollaro si trova all’interno di un trend rialzista che dipende in larga misura da quanto avviene sui cambi più liquidi, Eurodollaro, UsdJpy e GbpUsd su tutti.

Sul cambio principe, appare cruciale quanto comunicherà Draghi al 26 luglio in riferimento alle scelte di politica monetaria della BCE che tuttavia non dovrebbe comunicare decisioni concrete (così come fatto a giungo quando annunciò la fine del QE entro fine anno), ma dovrebbe fornire il polso dell’economia europea e delle prospettive che la riguardano. Cruciale è l’area di supporto che vede 1,15 come ultimo baluardo: il suo cedimento comporterebbe potenziali discese verso 1,13 in primo luogo ed 1,11 in secondo. Solo decisi rialzi sopra 1,19 creerebbero lle condizioni per salite di medio termine che appaiono tuttavia meno probabili dello scenario primario.

UsdJpy rappresenta il cambio che fa da collante tra il mercato azionario e quello valutario: da un lato segue i meccanismi dollaro-centrici, dall’altro resta correlato positivamente con i listini in particolari nelle fasi di avversione al rischio nelle quali questi ultimi scendono e lo yen quale valuta rifugio viene acquistato conducendo cosi a discese del cambio. In tal senso area 110,50 è cruciale: se le Borse materializzassero i rischi e intraprendessero gli storni, UsdJpy potrebbe dirigersi verso 109,25 prima e 108 poi. 105 appare il target verosimile in caso di violente discese.

Altro sorvegliato speciale è il GbpUsd, per la sua connotazione di cambio originale e per le vicende specifiche che vedono la sterlina legata alle trattative per la Brexit tra Gran Bretagna e UE. In tal caso è il trend in discesa appare lineare e potenziale ancora è lo spazio al ribasso per approdi verso 1,28 prima e 1,26 in secondo. Da privilegiare pertanto il panorama bearish. Meno lineare si delinea invece quello di ascesa: forti sono le resistenze tra 1,33 e 1,34 anche laddove nel breve dovessero accumularsi acquisti. Se agosto pertanto fosse alta la volatilità, occorrerebbe attendere sopra 1,35 per operare long di pound.

In definitiva, le opportunità operative restano pressoché immutate anche nel mese che nel nostro immaginario è legato alle ferie e ai luoghi di vacanza. Per chi compisse tuttavia scelte di vita diverse, prediligendo l’operatività sui mercati, è opportuno affermare che le possibilità sussistono seppur filtrate dalle caratteristiche “pratiche” che sopra descrivevamo.

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