Quali sono le aziende italiane più penalizzate dai dazi americani?

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Nella guerra dei dazi sono ovviamente coinvolte anche aziende italiane. In particolare Tenaris.

L’azienda produttrice di tubi d’acciaio avente sede in Lussemburgo ma quotata su Milano e a guida italiana ha stabilimenti in Italia ma anche in Canada e Messico. Ebbene pare che il 2% di dazi imposto da Trump sull’acciaio proveniente da questi paesi possa essere ammorbidito. Ergo per Tenaris si tratterebbe di una corroborante boccata di ossigeno.

Tanto più che la forza del ciclo americano promette una richiesta di acciaio ancora crescente per almeno 6/18 mesi, ergo Tenaris titolo da tenere sotto osservazione e sulla scia dei tagli dei dazi semmai incrementare.

Il sempre più eccentrico, quanto geniale, Elon Musk CEO di Tesla ha fatto veramente arrabbiare la SEC l’organo di vigilanza americano che ha accusato Musk di frode sui titoli a seguito delle sue ripetute dichiarazioni sull’eventuale uscita dalla borsa del titolo tesla. Dichiarazioni che hanno prodotto fortissimi movimenti speculativi sull’azione Tesla.

L’annuncio venne dato su Twitter…

Mai Tweet fu più caro: 40 milioni di multa è la sanzione concordata oltra al fatto che Musk dovrà abbandonare la presidenza della sua creatura.

Ma cosa aveva scritto nei famosi 140 caratteri: sostanzialmente Musk aveva annunciato la sua intenzione di effettuare un de listing di Tesla a 420 dollari per azione, con al sua “garanzia” che i fondi per il riacquisto erano disponibili. Un tweet sorprendente cui molti non avevano dato credito.

A far pensare che fosse uno scherzo era il numero “420” che, nella cultura dei “tossici”, indica proprio il fumare. La Sec è arrivata proprio a questa conclusione bollandola come dichiarazioni false ed ingannevoli. In sostanza un giochino in grado di alterare le dinamiche di prezzo del titolo al rialzo ma senza nessun areale intenzione di poi procedere all’annunciato riacquisto.

Conclusioni sul titolo Tesla: Hold ma per chi ne è fuori meglio attendere una vera “sciacquata” prima di entrare col BUY.

Luxottica rimane uno dei titoli più interessanti. L’ azienda del patron Leonardo del Vecchio è passata immune dalla cessione di Versace a Michael Kors avendo brillantemente nel tempo accordi di licenza con entrambe le case di modo.

Stiamo dunque parlando di un player lungimirante e con una vision estesa, direi quasi “anticipante”.
Tra l’altro nel settore grandissimi competitors nell’area della produzione in concessione dei marchi più prestigiosi non vi sono.

Titolo in cui il BUY è solo da rimandare di qualche settimana visto l’umore pessimo della borsa di Milano che a ottobre mantiene elevate probabilità di vedere nuovi minimi. Certamente Luxottica rimane uno dei primi titoli da re-infilare nel portafoglio , una volta passata la burrasca.

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