Quali sono i sostituti dietetici del pane apprezzati dai nutrizionisti

pane, acqua, coltello

Un focus per individuare quali sono i sostituti dietetici del pane apprezzati dai nutrizionisti. Nell’eterna lotta ai centimetri di troppo si crede, più o meno a ragione, che la prima “epurazione” dalla dieta debba riguardare il pane. Il motivo? Perchè i carboidrati fanno ingrassare. E così, in vista di una silhouette da urlo, si comincia a tagliare via in modo spesso sconsiderato pasta e pane dalla dieta alimentare. E, a costo di spendere il doppio o il triplo, si passa direttamente al consumo di tutt’altro. Vediamo ora quindi di analizzare quali sono i sostituti dietetici del pane apprezzati dai nutrizionisti.

Sostituti a base di farina bianca

Gli alimenti in grado di fare “concorrenza” diretta alla tradizionale fetta di pane sono, neanche a dirlo, grissini, cracker e da ultimo anche gallette. Ma di fronte all’offerta esagerata in bella mostra sulle scansie dei supermercati, come ci si deve orientare? Se si dovesse andare dietro agli slogan pubblicitari, tutti questi prodotti sono esaltati per la loro estrema versatilità e leggerezza. Sarà poi così vero? Per tagliare la testa al toro, abbiamo fatto un sondaggio e l’ “allerta” principale lanciata da dietologi e nutrizionisti è la seguente. Attenzione ai prodotti di panetteria realizzati con la farina bianca! Questi infatti non sarebbero nient’altro che una sorta di “gemelli diversi” del tanto vituperato pane bianco.

Grissini integrali

Quindi che si mettano in tavola grissini o cracker fatti con farina bianca, il “gioco” non cambia rispetto al pane bianco. E’ pur vero però che un vantaggio ce l’hanno. Ovvero sarebbero in grado di risparmiarci il gonfiore e la fermentazione, spesso provocati dalla mollica di pane. Quanto però al controllo del peso, i prodotti da forno, con semplice farina di frumento, producono lo stesso aumento di peso e di massa adiposa.

Sono infatti, per lo più, ricchi di grassi vegetali idrogenati o addirittura animali, spesso pure di qualità incerta. In più, la presenza di amidi e sodio li rendono davvero nemici della linea. Per cui, se la preferenza dovesse cadere sui grissini, anziché andare verso il classico grissino torinese, molto meglio quello integrale. Sembra infatti che il divario tra i due sia tutt’altro che trascurabile. Si andrebbe dalle 12 calorie per unità integrale alle 20 calorie del grissino bianco.

Gallette anti-gonfiore

Le gallette, rispetto a crackers e grissini, sono indubbiamente tra i prodotti più alla ribalta negli ultimi tempi. Ormai ne esistono in circolazone talmente tante, realizzate con quasi ogni tipo di cereale, che la scelta può davvero risultare difficile. Un consiglio di massima è quello di variarle spesso. La tipologia al farro ha al suo attivo molte fibre e una buona quota di proteine. Se poi si va verso le gallette di grano khorasan, l’apporto proteico è ancora maggiore. Accanto a queste linee più di nicchia, ci sono anche quelle più note e tradizionali fatte con il riso o il mais.

In qualsiasi direzione si scelga di andare, per stare a dieta, è però necessario rammentare che le gallette, seppur leggere, rappresentano comunque una quota di carboidrati che si introduce nella dieta. Per cui, se si ambisce ad ottenere una qualche vittoria sulla bilancia, sarebbe consigliabile non affiancarle mai alla pasta o al riso. Assolutamente preferibile fare quindi pendant con qualcosa di proteico, come una fetta di bresaola o un pezzettino di grana.

I cracker di segale

Come anticipato, anche in fatto di cracker va fatta una bella cernita. Da escludere, a priori, quelli realizzati con grassi vegetali idrogenati; da privilegiare invece quelli con olio extravergine d’oliva. Una versione ancora più light è sicuramente la linea delle fette di segale, in quanto davvero povere di grassi, ma straordinariamente ricche di fibre. Quindi, mettendo a confronto le fette di segale con le gallette, le prime fornirebbero un minor apporto di sodio. Per di più il contenuto di ferro di una fetta di segale sarebbe ben più alto di una qualsiasi galletta. Quindi i prodotti di segale sarebbero anche più idonei a sostenere l’organismo sottoposto allo “stress” di un regime ipocalorico. Dunque, quanti e quali sono i sostituti dietetici del pane apprezzati dai nutrizionisti!

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