Quali sono i pro e i contro degli stampi in silicone per alimenti  

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Ecco quali sono i pro e i contro degli stampi in silicone per alimenti.

Sarà più o meno sotto gli occhi di tutti il boom nell’uso del silicone per alimenti negli ultimi anni. Sono infatti di silicone gli stampi per dolci, ma anche alcuni tipi di spatole da cucina, i sottopentola, le presine. E ancora i pirottini per i dolcetti, i copripentola, le pellicole riutilizzabili e chi più ne ha, più ne metta. Un vero e proprio trionfo che si tinge di colori accesi e divertenti come rosa fucsia, rosso bandiera e tanti altri. Ma sappiamo davvero quali sono i pro e i contro degli stampi in silicone per alimenti?

Gli argomenti pro silicone per alimenti

Iniziando il nostro viaggio nei meandri del silicone per alimenti, cominciamo con l’analisi delle sue caratteristiche. Tra le principali, vanno sicuramente annoverate le seguenti:

a) la resistenza e la stabilità termica a temperature che possono variare da -60°C a +230°C;

b) la sua utilizzabilità anche nel forno a microonde;

c) la sostanziale resistenza al deterioramento;

d) l’antiaderenza e idrorepellenza;

e) l’isolamento termico;

f) la notevole elasticità.

Gli argomenti contro del silicone per alimenti

Vista la ormai vastissima gamma di prodotti di silicone presenti sul mercato, non tutti possono dirsi di qualità. Per cui, specie i prodotti di basso livello, possono essere soggetti a un degradamento dei colori. O anche ad un deterioramento del materiale se non a vere e proprie abrasioni. Altro punto dolente è quello che attiene al suo corretto smaltimento. Sembra infatti che la sua composizione non lo renda adatto ai cassonetti che raccolgono la plastica. Per cui andrebbe valutata l’opzione del suo conferimento nelle isole ecologiche.

Come scegliere prodotti di qualità

Il punto che desta poi maggiore preoccupazione è quello legato al contatto silicone-cibi. Quindi meglio andare sul tranquillo, ed evitare che questi articoli, specie se sottoposti alle alte temperature, rilascino microparticelle ai cibi. Come si fa? Visto che gli articoli in silicone che comportano contatto con i cibi, devono rispettare le norme internazionali, meglio sincerarsi prima di quanto segue. Vale a dire verificare che sull’articolo in vendita compaia il marchio CE, se ci si trova all’interno dell’area della Comunità Europea. Mentre se ci si dovesse trovare, ad esempio, negli Stati Uniti, è bene sapere che lì la sigla che ci si deve attendere è FDA che sta per “Food & drug administration”.

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