Quali sono i bonus che, forse, non verranno confermati dal nuovo Governo?

Legge di Bilancio

Molti dei bonus che erano stati predisposti dalla Legge di Bilancio, probabilmente sono in forse, per la mancata emanazione dei decreti attuativi. Quindi, secondo le previsioni, o verranno disposti con ritardo oppure si perderanno per la strada. Si tratta di agevolazioni per l’acquisto di diversi tipi di beni, che, forse, rimarranno sulla carta. Ciò in quanto i provvedimenti previsti dal Governo Conte Bis, avrebbero dovuto trovare esecuzione a mezzo di ben 792 i decreti attuativi.

Senonchè, al momento, ne sono stati adottati soltanto 253. Quindi, è chiaro che, finché si procederà con tale lentezza nell’emanazione dei decreti che avrebbero dovuto rendere operativi gli incentivi previsti dalla Legge di Bilancio, non si vedranno i bonus promessi. Ma, per dare contezza a quando si sta dicendo, cerchiamo di capire, quali sono i bonus che, forse, non verranno confermati dal nuovo Governo. Ebbene, si tratta di benefici per l’acquisto di smartphone, tablet o connessioni a internet veloci, lo sconto per comprare gli occhiali da vista o le lenti. Insomma, proprio tutti quei bonus che sembravano al nuovo Governo un autentico spreco. Quindi, chissà se i ritardi non siano, effettivamente, causali o voluti.

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Quali i bonus a rischio

Nel proseguire con la disamina di quali sono i bonus che, forse, non verranno confermati dal nuovo Governo, vediamo ancora di quali misure si tratta. Oltre al bonus iPhone, computer/informatica, occhiali, abbiamo anche fondi per la sostituzione di televisori, dei decoder, per favorire l’ingresso della nuova tecnologia a chi non ha i mezzi per acquistare certi beni.

Poi, ancora: il bonus rubinetti, per l’acquisto di sistemi di filtraggio dell’acqua potabile che favoriscano il risparmio idrico ecc. Ma, a parte questi incentivi, che potremmo definire sacrificabili, ve ne sono anche altri che avrebbero dovuto servire a risollevare settori duramente colpiti dalla crisi. Si pensi a quelli destinati al turismo, al rilancio delle attività culturali e all’imprenditoria femminile. In questo caso, effettivamente, i ritardi sembrano concretamente tributabili alla burocrazia. Il tutto, infatti, si rallenta soprattutto quando, su una misura, debbano intervenire più ministeri o le amministrazioni regionali. Quindi, si spera che, almeno per le misure necessarie, quali quelle da ultimo indicate, si intervenga al più presto con l’emanazione dei decreti attuativi.

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