Le scelte d’investimento sono spesso alla base di quella che noi definiamo sana o cattiva gestione dei soldi depositati in banca. Se fra un anno mi ritroverò più o meno soldi di quanti ne ho depositati oggi, in buona parte questo dipenderà dalle scelte di fondo che ho fato ieri. Sono infatti importanti lavoro e risparmio, ma ancor di più è il saper gestire quanto ho messo da parte. Allora, quali sono gli investimenti sicuri da fare in questo momento?
Non abbiamo la sfera di cristallo per dire cosa renderà il 10% o il 20% tra 12 mesi, ma la pluriennale esperienza nel campo ci permettono di dire la nostra. Un elementare punto di partenza deve essere il fatto che la discesa dei listini non è affatto finita.
Fintanto che l’emergenza coronavirus non sarà dichiarata cessata, ci sarà poco o niente per stare allegri. La salute in primis, ma se le aziende non riaprono e producono, non si crea valore e quindi le aziende perderanno valore. È questo in estrema sintesi il motivo (grosso) per cui non crediamo alla ripresa dei mercati finanziari a breve.
Gestione del contante sul conto corrente
Facciamo qualche piccolo esempio, e prendiamo la situazione di chi dispone di cash sul conto corrente e teme per la tenuta della sua banca. Ora, fatte salve le premesse contenute in tale articolo quali sono gli investimenti sicuri da fare in questo momento?
Se la disponibilità è ad esempio di € 150.000 posso pensare di destinare un quinto su un conto deposito separato. E in aggiunta potrei dirottare un quinto del capitale su un BTP a 5 anni. Ai tassi attuali, nel quinquennio porterò a casa circa €1.400 netti, oltre al rendimento dal conto deposito. Non saranno tanti soldi, ma in compenso avrò ottenuto tre importanti risultati.
Primo, diversificazione del portafoglio; secondo, protezione dall’inflazione (anche se quasi nulla); terzo, un minimo di remunerazione.
La strategia migliore per fare soldi nel lungo periodo
L’asso nella manica è quella di implementare una strategia di lungo periodo. Detta in termini pratici, quali sono gli investimenti sicuri da fare in questo momento? Prendiamo il signor Rossi di cui sopra e ipotizziamo che stavolta abbia un pizzico di propensione al rischio maggiore. Potrebbe allora decidere di aggiungere ai 2 strumenti di cui sopra anche una posizione in titoli per, ad esempio, €20.000.
Per proteggersi dalle perdite, potrebbe stabilire a priori uno stop loss fisso del 10%, pari al guadagno certo che otterrebbe dalle altre 2 forme d’investimento.
Al quinquennio uscirebbe “pari” in termini nominali. Potrebbe tuttavia decidere di non porre stop loss: e a scadenza?
Se dopo 5 anni la posizione in titoli ha perso il 50%, la perdita complessiva netta del portafoglio sarebbe di circa €7.000/7.500. Invece se a scadenza l’azionariato ha reso zero, il signor Rossi porta a casa sempre i €2.000 e passa di cui prima.
Se invece dovesse succedere che a scadenza il titolo ha reso il 50%, allora al guadagno ‘certo’ andranno conteggiati ulteriori €7.500, per un gain complessivo di circa diecimila euro. ora, due considerazioni:
- brutalmente parlando, questa strategia semplicissima presenta la caratteristica di avere due carte su tre a favore.
- la statistica dei mercati dice che più si allungano le scadenze più aumentano le probabilità di uscire in guadagno. Tradotto: se allungo la duration, le percentuali non sono affatto 33%, 33% e 33%!