Quali sono gli investimenti da fare in obbligazioni secondo il parere degli analisti?

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Effetto Draghi sullo spread e, di conseguenza, sui rendimenti dei titoli di Stato. Ma quali sono gli investimenti da fare in obbligazioni secondo il parere degli analisti? Una domanda che nasce anche sull’onda dei ricordi ovvero quando, anni addietro, il bond era un passaporto per una rendita sicura. E alta. Un vantaggio sul quale, ormai da tempo, non si può più fare affidamento.

Con la crisi del 2008 e il fallimento di Lehman Brothers sono entrate in scena, prepotentemente, le Banche Centrali di tutto il mondo. Con le loro iniezioni di liquidità e le loro politiche ultra accomodanti, hanno cambiato le leggi che fino a quel momento avevano regolato i mercati. Una strategia invasiva che ha avuto come prima conseguenza un appiattimento dei rendimenti sui bond. Oggi, con la pandemia che ha messo nuovamente in ginocchio l’economia mondiale, FED, BCE, BoJ, BoE e anche BPoC sono tornate sotto i riflettori.

Quali sono gli investimenti da fare in obbligazioni secondo il parere degli analisti?

Parallelamente, sempre a causa della pandemia, il panorama geografico degli investimenti ha trovato nuovi equilibri. Ecco allora che gli analisti rispolverano antichi interessi per gli investimenti nel debito dei mercati emergenti. Gli analisti del fondo M&G (Lux) Emerging Market Bond di M&G Investments, ad esempio, guardano con interesse alle valute, giudicate sottovalutate e, in alcuni casi, in grado di mettere sotto pressione il dollaro statunitense. Piacciono anche i titoli di Stato, sempre degli Emergenti, Infatti, a differenza delle obbligazioni corporate, presentano tendenzialmente meno rischi. Anche se, bisogna ricordarlo, è necessario analizzare caso per caso. Ad ogni modo, se si guarda a obbligazioni in valuta locale si potrebbe avere un’occasione più redditizia. Il discriminante, però, sarà l’eventuale ripresa economica in arrivo con la diffusione dei vaccini.

Dello stesso parere anche i responsabili del settore Emergenti di Columbia Threadneedle Investments che, tra l’altro, consigliano un’analisi combinata dei fondamentali e delle reali potenzialità macro per giudicare le potenzialità del rapporto tra rischio e rendimento. Si tratta di un ottimismo relativamente più cauto. Infatti se il vaccino permetterà di avere meno timore del Covid, è anche vero che nei Paesi in via di sviluppo ci sarà una diffusione meno ampia. A dare una mano agli Emergenti, secondo gli analisti di Vanguard è anche il fattore Biden. Il nuovo presidente USA, infatti, è un fattore di spinta positiva perchè favorirà la cooperazione, cancellando l’isolamento dell’amministrazione Trump.

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