Quali settori sono i più colpiti dal coronavirus

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Quali settori sono i più colpiti dal coronavirus?

La nuova politica della FED fa ripartire le Borse di tutto il mondo. Grazie al Quantitative Easing illimitato gli Stati Uniti avranno a disposizione nel mercato soldi liquidi, più precisamente verranno comprati titoli di Stato per immettere capitale alle banche. Diverse società nel mercato italiano come Eni (MIL:ENI)  e Nexi segnano la doppia cifra in rialzo. Bisogna però in questo momento tenere i piedi per terra, la situazione rimane comunque molto grave. In oriente le olimpiadi sono state rinviate al prossimo anno e questo potrebbe infierire negativamente sull’economia del paese. I casi di coronavirus in Europa continuano ad aumentare e paesi come l’Inghilterra continuano a non prendere le giuste precauzioni. Abbiamo visto un solo caso quante persone può infettare. In America invece secondo me non hanno ancora capito a cosa vanno incontro e per questo ci sarà una forte ricaduta nelle prossime settimane.

Il settore della moda

Uno dei settori più colpiti dal coronavirus è sicuramente quello della moda, infatti queste società devono sostenere alti costi principalmente a causa degli affitti, essendo i loro negozi posizionati nelle migliori vie di tutte le città più grandi. Confindustria Moda e diversi altri brand italiani come Moncler e Salvatore Ferragamo hanno chiesto la sospensione dei loro affitti stratosferici. Essendo tutti i loro negozi chiusi in quasi tutta Europa le entrate sono a zero e i costi sono altissimi. Molti analisti prevedono un prolungamento della quarantena e questo provocherebbe un ulteriore ribasso nel settore della moda.

Quali settori sono i più colpiti dal coronavirus? Il settore automobilistico

Ieri questo settore come i principali indici è schizzato alle stelle, ma anche in questo settore i problemi rimangono e sono gravi. La produzione in Italia si è completamente bloccata e le vendite stanno scendendo in maniera esponenziali. I dati trimestrali di queste società influiranno negativamente sul valore dei titoli. Alcune società come Brembo e Total per questo motivo stanno pensando di non distribuire gli utili già deliberati del 2019. Attenzione quindi agli investimenti in questo settore che potrebbero rilevarsi una scelta negativa.

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