Quali movimenti sul conto corrente allertano l’Agenzia delle Entrate e fanno scattare i controlli

conto corrente

Ricorrere ad espedienti per nascondere al Fisco i soldi sul conto corrente, specialmente se a rischio di pignoramento, sono inutili. E sono anche contro producenti. Ecco quali movimenti sul conto corrente allertano l’Agenzia delle Entrate e fanno scattare i controlli.

Impossibile sfuggire alla Superanagrafe Tributaria

Sabato 16 ottobre per le cartelle esattoriali era il D-Day. Quasi nove milioni di cartelle erano pronte per essere notificate e riscosse con le buone o con le cattive.

Con le buone attraverso un accordo, anche per mezzo di rateizzazione. Con le cattive, invece, ricorrendo ai pignoramenti di stipendi, salari, indennità, conti correnti, ecc.

Oggi con la Superanagrafe Tributaria non sfugge più nessuno. Giacenza media sul conto, saldo, bonifici, titoli di investimento, proprietà immobiliari. Il Fisco oggi vede tutto e se non paghi provvede a pignorare.

La scadenza del 16 ottobre è stata rimandata al 31 dicembre, facendo tirare un sospiro di sollievo agli intestatari di quei milioni di cartelle. Ma già molti si erano messi in movimento per aggirare il possibile pignoramento.

Ma è tutto inutile. L’unica possibilità di sfuggire al pignoramento è non avere nulla di intestato, nessuna proprietà, nessun conto corrente. Ma nella nostra società, per chi ha un lavoro o una attività, è praticamente impossibile una condizione da apparente nulla tenente.

Quali movimenti sul conto corrente allertano l’Agenzia delle Entrate e fanno scattare i controlli

Occorre fare molta attenzione, perché chi tenta di aggirare il Fisco nascondendo beni possibilmente pignorabili, rischia controlli a tappeto. In particolare sono a rischio i movimenti anomali sul conto corrente.

Ci sono operazioni che destano l’attenzione della Agenzia delle Entrate. Come per esempio i prelievi anomali. Immaginando di subire un pignoramento, si prelevano tutti i soldi e si lascia sul conto solo qualche euro. E’ una operazione che alla Superanagrafe Tributaria non sfugge.

Attraverso un incrocio con la giacenza media del conto, il Fisco capisce se quel movimento è anomalo. Specialmente se non si tratta di bonifico, quindi operazione tracciabile, ma di prelievo di contante.

Altra operazione che cade immediatamente sotto la lente della Agenzia delle Entrate è il cambio di intestazione di conto corrente. E’ una soluzione estrema per cercare di impedire legalmente al Fisco il pignoramento del conto, ma è anche una operazione inutile. Se l’operazione è sospetta, perché magari fatta in prossimità di un possibile pignoramento, possono scattare i controlli della Guardia di Finanza.

Approfondimento

Forti rischi per queste banche e possibili pesantissime multe. Leggi qui perché.

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