Quali beni rifugio preferire?

beni rifugio

Dopo le ultime vicissitudini sui mercati, sono tornati moda i beni rifugio. Quali preferire?

Il quadro della situazione

Dopo il lunedì nero che ha segnato la caduta dei mercati, soprattutto quelli statunitensi che hanno registrato al peggiore seduta dell’anno, le borse stanno pian piano risalendo. Ma, come sospettato da molti, il calo potrebbe non essere finito. La dimostrazione? L’impennata dei beni rifugio, anche quelli che non ti aspetti. Iniziamo, però, dai classici: oro e bond.

I beni rifugio per eccellenza

Nel primo caso è stata superata la soglia dei 1.500 dollari per oncia, un massimo che non si vedeva da circa sei mesi, ma che testimonia la forza sulla quale il metallo giallo può contare. Nel secondo caso, quello dei bond, la corsa degli investitori premia per lo più i titoli di stato europei. La causa di questa scelta è da ricercarsi nella guerra dei dazi che è diventata ormai guerra valutaria a tutti gli effetti.

Il franco svizzero

Ma a prescindere dalla reale natura dello scontro e dalle sue evoluzioni, ciò che importa è che tutto questo sta avvenendo sulla base di un’economia mondiale a sua volta in fase di rallentamento. Da qui la ricerca di ulteriori porti sicuri rappresentati dai bond del Vecchio Continente. Fin qui tutto normale, come anche “normale” sebbene estrema, potrebbe essere l’entrata in scena della Banca Centrale Svizzera. Il Franco Svizzero, infatti, è da sempre, insieme allo yen, nel club dei beni rifugio ed il suo rafforzamento è una naturale conseguenza delle manovre degli investitori che guardano alle valute rifugio. Il problema è che, parallelamente, la Bns sta lavorando da tempo per calmierare il peso della sua valuta. Da qui la possibile e già citata entrata in scena dell’istituto nell’acquisto di euro e bond europei.

Sorpresa: il Bitcoin

Ma negli scenari che si stanno verificando c’è anche un altro protagonista ancora più inaspettato tra i beni rifugio: il bitcoin. Infatti la prima, per capitalizzazione, delle criptovalute, è famosa anche per la sua altissima volatilità, caratteristica che accomuna tutti i rappresentanti delle monete virtuali. Eppure, nonostante questo, si è recentemente visto un rally di BTC proprio nell’ultima settimana. Lunedì, con le borse in fase di crollo, BTC è salito del 12% arrivando addirittura a mostrare una sorta di correlazione con l’oro. Difficile trovare una spiegazione dal momento che il Bitcoin è un asset prettamente speculativo ma molti hanno credito di poter vedere in questo un premio per la natura “decentrata” della valuta. In un mondo in cui le decisioni delle autorità finanziarie fanno il bello e il cattivo tempo nel giro di pochi secondi, forse, BTC, potrebbe essere apparsa come una sorta di zona franca.

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