Recentemente si è spesso sentito parlare di pericolo recessione. Quali azioni comprare in questo caso?
Recessione: cos’è?
Una parola con la quale bisognerà presto fare i conti e che spaventa non poco: recessione. Le proiezioni e i numeri, infatti, fanno pensare ad un cambio di rotta non solo sul mercato statunitense. In pericolo anche l’intero panorama mondiale. La conferma arriva anche da un altro episodio: l’inversione della curva dei rendimenti avvenuta sui bond Usa. Ma cosa significa veramente?
Inversione dei rendimenti
Cosa è successo di preciso? Molto semplice. Il bond statunitense a tre mesi ha registrato un’impennata del rendimento. Parallelamente quello a dieci anni, solitamente usato come benchmark, ha visto un sensibile indebolimento. Risultato: la cedola del primo è arrivata ad essere maggiore di quella del secondo.
In altre parole le aspettative di brevissimo termine sono più funeste di quelle sul lungo periodo. Per molti questo significa il preludio, come detto, di una recessione.
Per altri, però, potrebbe essere un’occasione per scoprire titoli e settori su cui investire.
Comprare azioni durante la recessione?
Anzi, paradossalmente, è proprio il momento migliore. Per un motivo ovvio ma che spesso è ignorato. Durante i periodi di crisi, le valutazioni delle azioni sono colpite da una serie di reazioni isteriche da parte degli investitori. Reazioni che, spesso, fanno vendere anche titoli sani che, invece, non avrebbe senso vendere. In pratica, il cosiddetto sell off. Per chi opera sui mercati, però, è la realizzazione di un sogno. Ovvero comprare a poco prezzo azioni in ottima forma.
Settori ed azioni da comprare
Il primo, difensivo per eccellenza, è il settore delle utility. Meglio ancora se con un rendimento sostenibile ed alto, come ad esempio NextEra Energy, Inc o ONEOK Inc. Nel primo caso, quello di NextEra Energy, Inc. si parla di un dividend yield del 2,6%.
Buone notizie anche per le azioni ONEOK Inc, con un dividend yield del 5%.
Dividendo: ancora di salvezza?
Il dividendo è, per eccellenza, l’ancora di salvezza in momenti di instabilità e di difficoltà dei mercati. Ovviamente se ben scelto.
Prima di tutto sappiamo che dev’essere sostenibile. Quindi un payout basso. Inoltre la società che lo stacca deve presentare bilanci solidi.
Altro tassello utile: un basso rapporto debito/capitale. Un ramo dove si possono trovare possibilità interessanti è quello dei dividendi aristocratici.
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