Quali assegni INPS si possono richiedere per aumentare la pensione di reversibilità?

pensione reversibilità

Chi percepisce la pensione ai superstiti potrebbe ricevere somme di denaro più alte tramite la richiesta di altri sussidi per contribuenti con redditi modesti. Analizziamo pertanto quali assegni INPS si possono richiedere per aumentare la pensione di reversibilità in modo da assicurarsi dei ratei mensili più consistenti. Ciò perché anche i titolari di pensione di reversibilità possono cumulare più benefici economici e incassare somme aggiuntive purché entro specifici limiti reddituali. I nostri Esperti hanno già risposto ai Lettori che chiedevano se “Chi percepisce la pensione di reversibilità ha diritto alla pensione di vecchiaia?”.

Si teme infatti che quando si diventa vedovi e quindi destinatari di pensione ai superstiti si perda automaticamente il diritto ad altre misure previdenziali o assistenziali. Risulta importante quindi capire quali assegni INPS si possono richiedere per aumentare la pensione di reversibilità e quali i requisiti reddituali da rispettare. Per conoscere i limiti di redditi da non superare in modo da garantirsi la cumulabilità di più benefici economici occorre consultare il testo del Decreto legislativo n. 335/1995. Ne consegue che chi percepisce la pensione di reversibilità conserva il diritto all’assegno sociale ma potrebbe subire riduzione in base alle soglie reddituali. Chi invece percepisce un importo derivante dalla pensione ai superstiti pari o inferiore a 5.818,93 euro può inoltrare richiesta di assegno sociale. La misura di quest’ultima prestazione economica dipenderà dall’ammontare complessivo dei redditi.

Quali assegni INPS si possono richiedere per aumentare la pensione di reversibilità?

Altro beneficio economico di cui si potrebbe godere coincide con l’assegno di vedovanza che spetta al coniuge superstite in particolari circostanze. Per ottenere l’assegno di vedovanza è difatti necessario che al richiedente l’INPS riconosca una percentuale di disabilità fisica e/o psichica pari all’80%. Allo stesso modo matura si riconosce l’opportunità di cumulare la pensione di reversibilità con l’assegno di accompagnamento.

Quest’ultimo spetta ai contribuenti che trovandosi in una condizione di totale inabilità al lavoro presentano difficoltà nella deambulazione e nelle mansioni quotidiane. A ciò si aggiunga la possibilità di beneficiare delle integrazioni al trattamento minimo che l’INPS eroga a vantaggio dei contribuenti economicamente più deboli. In tal modo il percettore di pensione riceve somme di denaro in più il cui ammontare cambia anche in riferimento al costo della vita. Un ulteriore sussidio governativo su cui contare coincide con la pensione di cittadinanza.

Si tratta in particolare di un’integrazione al reddito che all’età di 67 anni spetta ai cittadini meno abbienti in sostituzione del reddito di cittadinanza. Anche la pensione di cittadinanza risulta pertanto cumulabile con il trattamento ai superstiti purché non si oltrepassino i limiti reddituali. Ecco dunque quali misure assistenziali e quali assegni INPS si possono richiedere per aumentare la pensione di reversibilità.

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