Quali agevolazioni spettano ai disoccupati? A cosa hanno diritto?

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Con il decreto Cura Italia le categorie dei contribuenti più deboli hanno diritto ad una serie di agevolazioni, ma in particolare quali spettano ai disoccupati? Al loro fianco sono scesi contingenti di forza lavoro messa a riposo dalle circostanze avverse delle ultime settimane. La progressiva e capillare diffusione del coronavirus ha bloccato una percentuale elevata di produttività.

Moltissimi lavoratori stanno subendo una prolungata tregua lavorativa e il blocco delle attività non lascia che barlumi di speranza ai disoccupati. Soprattutto ora la subentrata necessità di evitare la vicinanza con altri soggetti sta decretando l’impossibilità di riprendere l’occupazione professionale.

I disoccupati e la NASPI

Condizioni ancor più critiche quelle in cui versano i disoccupati che a breve non potranno godere del sussidio della Naspi. Ciò in virtù dell’approssimarsi o dell’avvenuta conclusione del periodo di fruizione dell’indennizzo. Attualmente lo scenario appare sconfortante perché vi sono contribuenti che non ricevono più alcuna indennità di disoccupazione ed altri che a prossimamente non la percepiranno.

Per cui si impone l’interrogativo relativo a quali agevolazioni spettano ai disoccupati, a quali sussidi abbiano diritto. A destare ulteriore preoccupazione interviene il silenzio del Governo in merito alla sorte dei disoccupati soprattutto se non dovessero più percepire l’indennità.

Quali agevolazioni spettano ai disoccupati?

La prima agevolazione di cui possono attualmente beneficiare i disoccupati è sovrapponibile a quella concessa ai percettori del reddito di cittadinanza. Tanto gli uni quanto gli altri risultano sollevato dall’obbligo di ricercare e procurarsi un’occupazione lavorativa. Ad uno sguardo critico di sicuro non sarà sfuggito che ciò non rappresenta affatto un aiuto concreto. Per l’elevato rischio di contagio vige difatti in queste settimane l’impossibilità di cercare lavoro a causa della sospensione delle attività lavorative.

Giunge pertanto legittima la richiesta avanzata di un prolungamento dei tempi di godimento della Naspi alla luce delle attuali condizioni di stagnazione economica. In attesa di un provvedimento governativo ad hoc, il più recente decreto ha inteso estendere i tempi per la presentazione della domanda di indennità.

Coronavirus e disoccupazione

Ne consegue che chi ha perso il lavoro a causa dell’epidemia di coronavirus potrà avvalersi della proroga dei termini di scadenza della domanda. Ciò se la data di conclusione della propria attività professionale si colloca in un arco di tempo a partire dal 1°gennaio scorso. In simile caso il disoccupato avrà altri 60 giorni per inoltrare la domanda, ugualmente prorogato al 1° giugno prossimo il termine per la disoccupazione agricola.

La via alternativa percorribile per i disoccupati si conferma essere la richiesta del reddito di cittadinanza, ma anch’essa non scevra di difficoltà. Innanzitutto sarebbe necessario il possesso dei requisiti necessari per inoltrare la domanda all’Inps. Inoltre, la chiusura temporanea degli uffici di Patronato e CAF rende difficoltosa la compilazione della richiesta da parte di chi non dispone di strumenti culturali. Così come si configurerebbe come mera utopia l’invio della domanda per via telematica per quanti non in possesso dei rudimenti dell’alfabetizzazione digitale.

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