Quale sarà l’investimento vincente del futuro? 

paesi emergenti

Mentre Wall Street continua a segnare nuovi massimi, il petrolio torna ai livelli precedenti la pandemia e le Borse internazionali, Italia in primis, ricominciano a correre. Partendo da questi presupposti, quale sarà l’investimento vincente del futuro? Una domanda che è obbligatoria per chiunque voglia investire sul lungo termine.

Quale sarà l’investimento vincente del futuro?

Partiamo col dire che il coronavirus ha senza dubbio cambiato moltissime abitudini. Un cambio che riguarda il panorama internazionale e anche i vari settori lavorativi. Un esempio su tutti, il più volte citato smartworking che ha evidenziato l’importanza del mondo digitale e, soprattutto, della sicurezza in Rete. Per questo motivo, quando ci si chiede quale sarà l’investimento vincente del futuro, molti analisti, sottolineano i big del settore tecnologico. Come anche quelli che si occupano di cybersecurity, telemedicina e fintech.

Ma anche in questo caso bisogna ricordare che, sebbene le energie alternative siano state sotto i riflettori come uno degli investimenti più attraenti del futuro, l’era del petrolio non è definitivamente chiusa. La conferma arriva proprio dall’andamento del barile che in queste ore vede un Brent oltre i 60 dollari al barile. Segno che la ripresa, o per meglio dire le speranze di una ripresa, fanno immediatamente pensare ad un ritorno dei viaggi e degli spostamenti. Quindi a un aumento del consumo di petrolio.

L’asso nella manica degli analisti

Chi invece vuole guardare oltre, preferendo magari ampliare l’orizzonte geografico degli investimenti, può puntare sugli Emergenti. Anche perché secondo le proiezioni di molti analisti, le prospettive di investimento, in questi casi sono ampiamente incoraggianti soprattutto sul lungo periodo. Un esempio è il report di Raiffeisen Capital Management in cui si ricorda il +16% registrato dalle azioni dei Paesi Emergenti nel 2020, ossia l’anno catastrofico del Covid. Un rally che è continuato anche durante i primi 30 giorni del 2021. Non solo, ma in questo secondo caso ha superato anche i massimi del 2008. Nel futuro, a prescindere da qualche inevitabile correzione nel breve periodo, sarà interessante, secondo la loro view, monitorare anche l’andamento di materie prime e generi alimentari riferiti a queste aree. Il motivo? Potrebbero essere le prime spie d’allarme in caso di possibili tensioni geopolitiche interne.

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