Quale olio per friggere farebbe meno male e perché

olio

Quale olio per friggere fa meno male? Come ogni interrogativo che proviene dalla quotidianità, la risposta è meno semplice di quel che si possa pensare. Ed è un tema che, tra l’altro, mette in stretta correlazione la Cucina e l’Alimentazione.

Per avere un quadro della situazione, in prima battuta, bisogna scindere i concetti che potrebbero dare adito a possibili fraintendimenti.

Quale olio per friggere farebbe meno male e perché

La prima cosa da chiarire è che difficilmente mangiare sano o, comunque, seguire una dieta per perdere peso sarà compatibile con un consumo abituale di alimenti fritti. Anche se questi dovessero essere prodotti con le migliori materie prime possibili.

Cercare, dunque, l’olio che friggere fa meno male, non è una prospettiva che deve essere equiparata all’idea di rendere i cibi fritti meno calorici. Saranno forse ugualmente buoni e saporiti, ma acquisiranno allo stesso modo una maggiore percentuale di grassi per effetto della frittura.

Un esempio

La frittura, dunque, non è mai una modalità di cottura consigliata da dietologi e nutrizionisti. A volte, nelle loro diete, potrebbero concederla come sgarro. Ogni caso, però, ha specificità da considerare.

L’esempio è sempre quello del petto di pollo. Cucinato su una griglia è un alimento che si trova spesso in una dieta per perdere peso organizzata dai nutrizionisti.

Se, invece, lo si prepara come cotoletta (impanata e fritta) diventa tutt’altra cosa. Anche se va detto che non mancano i modi per cucinarlo che restano leggeri e collocabili all’interno una dieta per dimagrire.

Friggere con l’olio d’oliva fa male? Perché non sarebbe così

Chiarito il primo concetto, si può dire quale olio per friggere farebbe meno male sulla base di un’altra notazione sottolineata dagli scienziati.

Certe tipologie di olio, arrivate ad una certa temperatura in alcuni casi raggiungibile con la frittura, potrebbero arrivare ad emanare delle sostanze nocive. In questo senso gli esperti consigliano di preferire gli oli più resistenti, per effetto della loro maggiore percentuale di acidi grassi monoinsaturi.

In questa gamma rientrerebbe, ad esempio, l’olio d’oliva. Ad esso ci sarebbe da aggiungere anche l’opportunità di utilizzare l’olio di arachidi.

Questi accorgimenti consentirebbero in sostanza di friggere in modo sano o comunque con minori rischi. Ed è questa la risposta a chi si chiede cosa è meglio per friggere, benché questo non sposti in maniera sostanziale gli equilibri rispetto al concetto di frittura.

Chi cerca ad esempio cosa mangiare per dimagrire o per restare in forma, in genere dovrebbe preferire il consumo abituale di alimenti cucinati in altro modo.

Tuttavia, per i consigli alimentari personalizzati si deve sempre rivolgersi al proprio medico o nutrizionista. Ogni situazione personale può avere caratteristiche diverse.

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