Quale modello economico? Modello inglese o meglio l’UE

ProiezionidiBorsa

In questi giorni l’Unione Europea sta facendo enormi pressioni sulle banche di area UE affinché facciano rientrare le filiali fondati e importanti attualmente situate nella city Londinese con ovviamente i loro ingenti depositi vero obiettivo di questa pressante richiesta.

Della serie gli inglesi hanno voluto la Brexit, ebbene ora l’exit la facciamo anche noi!

In apparenza nulla di strano, è assolutamente normale un richiamo a , se così si può dire, rientrare all’ovile , “armi, bagagli” e … business. Quello che fa specie è la riottosità della banche a questo rientro nei confini UE.

Cosa può significare che una Deutsche Bank, che pure qualche grazie alla politica condiscendente della UE e dalla BCE verso le banche deve dire, sia così riottosa al rientro non è di facile comprensione.

Viene il dubbio che sia da un punto di vista fiscale che burocratico la stessa prima banca tedesca ritenga che Londra resterà piazza al top in grado di attrarre, ancora di più post Brexit, capitali ed investimenti valutando quindi  un rientro completo in area UE come una involuzione del business.

Gli strumenti di pressione che la BCE pare voglia mettere in campo ,senza arrivare al tagli dei finanziamenti, pare  siano pesanti, ovvero una serie di controlli asfissianti ricadrà sul capo di tutti gli istituti UE che decideranno di restare nella City londinese.

Se per le banche area euro pare proprio un tipo di sollecitazione poco gradita, per Teresa May vorrà dire fare i conti concretamente col rischio di una fuga di capitali che contemporaneamente significherà distruzione di posti di lavoro o almeno loro trasferimento fuori dal Regno Unito.

Sarà questo il vero punto nodale per capire gli effetti immediati della Brexit sull’economia della Gran Bretagna e in particolare di Londra , capitale che ne rappresenta una larga fetta.

Le titubanze delle mega banche dell’area euro ad abbandonare le proprie sedi di Oltremanica ci dice che se nell’immediata post definitività della Brexit potrebbe sì anche esserci qualche defezione importante e conseguente rallentamento  del ciclo economico , specie della capitale.
Poi però a  medio termine è evidente come la City rischi di trasformarsi nel più gigantesco, avanzato, semplificato e fiscalmente conveniente centro di servizi finanziari del mondo.

Un hub in grado di attrare holding, finanziarie in cerca di qualità dei servizi , severità ma semplicità normativa e regime fiscale favorevole.

Prima di dare per ko la Gran Bretagna quindi anche in quella probabile fase di distacco/attacco da parte dei potentati europei guidati dagli incattiviti teutoni (che però faticano a fare rientrare la propria più grande banca…) bisognerà attendere almeno sei/diciotto mesi per avere riscontri attendibili di quanto eventuali distacchi, più o meno forzati, di grandi operatori saranno stati eventualmente compensati dall’ arrivo di nuovi attori.

Consigliati per te