Qual è la proroga dei termini per fare domanda di “Bonus Baby Sitter” 

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Un focus per conoscere qual è la proroga dei termini per fare domanda di “Bonus Baby Sitter”.

Con un apposito comunicato stampa del 5 agosto 2020, di cui al presente link, l’INPS proroga i termini per beneficiare del “Bonus Baby Sitter”. Una nuova boccata d’ossigeno, dunque, per le famiglie che ricorrono a baby sitter, centri estivi e servizi integrativi per l’infanzia. Vediamo quindi qual è la proroga dei termini per fare domanda di “Bonus Baby Sitter”.

Nuovo termine di scadenza

La proroga, di cui in narrativa, estende i termini per presentare domanda dei citati bonus al 31 agosto 2020. Questo in ossequio alla legge di conversione del decreto Rilancio Italia. Cosa comporta materialmente questa nuova scadenza? Semplicemente che potranno essere remunerate, tramite il “Libretto di famiglia” le prestazioni lavorative rese dalle baby sitter Il lasso temporale parte dal 5 marzo 2020 fino al 31 agosto 2020.

Quale piattaforma

Per cui, limitatamente a queste prestazioni, si potrà procedere con la comunicazione sulla piattaforma on-line. Una volta individuata la piattaforma delle “prestazioni occasionali”, si dovrà avere cura d’inserire le prestazioni di cui si è beneficiato nell’arco temporale di cui sopra. Quanto invece al termine ultimo, per effettuare tale inserimento dati ci sarà tempo fino al 31 dicembre 2020.

Quale procedura

La domanda può essere presentata, alternativamente, via web. Oppure tramite contact center integrato o tramite il ricorso ai patronati. La via web prevede una prima autenticazione personale. Questo al fine di procedere con l’impostazione della domanda di prestazione a sostegno del reddito. Fino al Bonus servizi di baby sitting. Si segnala altresì l’esistenza di un apposito video Tutorial – Guida all’uso del servizio Bonus servizi di baby sitting.

In via alternativa, è possibile collegarsi al contact center integrato. I contatti sono due. E’ infatti possibile digitare il numero verde 803 164 (da rete fissa), o il numero a pagamento 06 164 164 (da rete mobile con tariffazione a carico dell’utente chiamante). Se invece si preferisce delegare, in toto, la predisposizione della richiesta, resta sempre valida l’opzione dei patronati.

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