Qual è la mappatura di borghi alpini e appenninici da riportare in vita con progetti e Recovery Fund

montagna

Forse non tutti sono a conoscenza della Misura 322 “Sviluppo e rinnovamento dei villaggi” del PSR 2007-2013 delle Regioni.

Una misura dunque che si rivolge alle proposte di recupero e reinsediamento in zone caratteristiche, ma soggette a spopolamento. Zone, da tempo, sotto lo sguardo interessato di vari operatori, tra cui l’Uncem. Vale a dire l’Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani, attiva e operante dal 1952. Ed è proprio, grazie all’iniziativa dell’Uncem che è in corso una vera e propria mappatura di realtà montane abbandonate.

Nel documento, a tema, redatto dall’Uncem si legge infatti che, “in vista della nuova programmazione europea 2021-2027 e della definizione dell’utilizzo delle risorse europee del “Recovery Fund”, i borghi devono essere posti al centro”. In altre parole, riconosciuti come luoghi a sviluppo turistico, ma anche come spazi da vivere, abitare, lavorare e fare innovazione. Vediamo ora quindi di restringere il focus e capire qual è la mappatura di borghi alpini e appenninici da riportare in vita con progetti e Recovery Fund.

A chi si rivolge la mappatura

Tale mappatura è rivolta ai comuni, comunità̀ montane, unioni montane di comuni, ma anche a privati cittadini, imprese edili, progettisti, operatori, immobiliari, agenzie e fondi di investimento. Una vera e propria chiamata alle “armi” dunque utile per individuare progettualità, proposte e studi di fattibilità che abbiano a che fare con i nostri storici borghi di montagna. In modo che sia loro assicurata una nuova vita, con progetti e piani di recupero straordinario.

Per contribuire al progetto è possibile condividere segnalazioni e materiale, compilando l’apposito form per la mappatura dei borghi. Resta inteso che chi condividerà schede e materiali verrà ricontattato da Uncem, al fine di definire insieme nuovi percorsi di sviluppo. Non ultimo l’individuazione di investitori, e ricerca di fondi pubblici e privati per la ristrutturazione e la rivitalizzazione economica dei borghi. Oltre ovviamente ai potenziali fruitori delle nuove realtà che prenderanno vita.

La mappatura in sintesi

L’Uncem, per quanto sopra esposto, ha avviato una prima indagine conoscitiva, aperta fino al 20 ottobre 2020. “Vogliamo indagare il territorio dal basso, e poi essere pronti” è quanto si legge sulla home page di Uncem. E ancora “Il piano italiano per il Recovery fund deve parlare di borghi da rigenerare, di nuova residenzialità nelle zone rurali, di imprese di comunità” […] Questo deve essere l’asse centrale della nuova programmazione comunitaria 2021-2027, di tutto il Green new deal e della politica di coesione, e devono essere mobilitate le Regioni nell’individuare fondi per il reinsediamento».

Il progetto e le proiezioni future

“Con la rete dei Comuni italiani – è il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone a dire – dobbiamo agire e fare meglio. Perché la domanda e l’offerta’ non si incontrano per caso. E allora serve capire cosa stia succedendo. I progetti attivi sui borghi, gli edifici ad alta efficienza energetica, le imprese che stanno investendo, i privati che vogliono riqualificare intere borgate, gli studi accademici”. Borghi quindi sempre più nel mirino, ma non più per una fuga d’amore romantica dalla città, quanto per un ripensamento generale di nuovi stili di vita. “Con la rete dei comuni italiani – è sempre il Presidente a dire – dobbiamo agire e fare meglio”.

Questo anche in considerazione dello stravolgimento di vita a cui l’emergenza sanitaria e il lockdown hanno contribuito. Con l’annesso spostamento dell’asse centrale della vita dalle città alle periferie, dove lavorare in remoto. Quindi uno studio a 360 gradi su scala nazionale, di portata ben diversa da quella, più squisitamente locale, posta in essere dai singoli comuni aderenti al progetto di case a 1 euro. Ecco, dunque, qual è la mappatura di borghi alpini e appenninici da riportare in vita con progetti e Recovery Fund. Per eventuali richieste, questi sono i riferimenti di contatto: Tel. 06 87390022 – E-mail: uncem.nazionale@uncem.net

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