Qual è il migliore olio da cucina da comprare quando si fa la spesa?

olio

Sul mercato si trovano tantissime tipologie di olio:  di oliva,  di semi di lino, di sesamo, di canapa, di mais, di arachidi, di soia, di mandorle, etc. Quest’abbondanza di offerte è però spesso fonte di un dubbio. Ossia qual è il migliore olio da cucina da comprare quando si fa la spesa?

La composizione dell’olio

Per stabilire qual è il migliore olio da utilizzare in cucina andiamo a valutare anzitutto la composizione di ogni tipologia di olio.

Un elemento a cui prestare attenzione è la presenza in essi dei grassi insaturi e saturi. Quest’ultimi non sono facili da metabolizzare per l’organismo e tendono ad accumularsi nel sangue. Determinano il cosiddetto colesterolo LDL cattivo che favorisce l’insorgenza di malattie cardiovascolari.

I grassi saturi si trovano soprattutto tra gli alimenti di origine animale. Mentre tra gli alimenti di origine vegetale lo ritroviamo principalmente nell’olio di cocco e nell’olio di palma.

La produzione

L’olio vegetale può essere estratto chimicamente e meccanicamente. La prima modalità utilizza le alte temperature e i solventi organici per l’estrazione dell’olio, seguita da un processo di raffinazione. Tutto ciò serve a rendere l’olio più stabile e conservabile a lungo.

Questo metodo determina però anche due effetti negativi. Da un lato elimina gran parte dei principi nutritivi del seme. Dall’altro il più delle volte contribuisce a produrre degli acidi grassi trans potenzialmente dannosi.

L’estrazione meccanica può avvenire con delle presse a freddo o a caldo. Nel primo caso, in etichetta avremo “di prima pressione o spremitura” e non ci sarà una successiva raffinazione.

Nel secondo caso troveremo scritto in etichetta “di seconda spremitura”. Qui vi è un successivo processo di raffinazione più naturale di quella nel processo di estrazione chimica. L’estrazione meccanica viene utilizzata per avere la certificazione di prodotto biologico.

Con la modalità a freddo si estraggono tutte le proprietà nutritive: vitamine, Sali minerali e acidi grassi polinsaturi. Dunque, alla domanda qual è il migliore olio da cucina da comprare quando si fa la spesa è evidente sarebbe meglio optare per questo prodotto.

Vediamo quale scegliere

Gli oli con estrazione meccanica sono meno facilmente reperibili al supermercato. Hanno inoltre un prezzo decisamente più alto della media, ma conservano tutti i principi benefici, minimizzando il rischio di formazione di sostanze dannose.

L’unico elemento negativo di questi oli naturali è l’instabilità. Tendono ad irancidirsi molto facilmente, per cui bisogna comprarli in bottiglie di vetro scuro o lattine ermeticamente chiuse. Va rispettata la modalità di conservazione, generalmente in luogo fresco, asciutto e lontano da fonti di calore e di luce. Molte volte, come nel caso dell’olio di semi di lino o di canapa, è indicata la conservazione in frigorifero.

L’utilizzo dell’olio

L’olio di lino va consumato a crudo, ed è indicato per la salute del cuore. L’olio di zucca è perfetto nelle insalate, per le marinate, ed è ottimo in menopausa e per scongiurare patologie cardiovascolari. Quello di sesamo è indicato per condire le zuppe ma anche nella preparazione, ed è ottimo per prevenire l’invecchiamento delle cellule.

L’olio di canapa ha invece proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Quanto all’olio di arachidi, è l’ideale per le fritture oltre a rivelarsi utile contro le malattie croniche.

Infine l’olio extravergine d’oliva: racchiude in sé un po’ tutte le migliori caratteristiche degli altri oli vegetali, ideale a crudo e non.

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