Qual è il messaggio dietro al successo di Jerusalema che fa ballare tutti

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Ecco qual è il messaggio dietro al successo di Jerusalema che fa ballare tutti.

Sarà ricordata come il “tormentone” forse più canticchiato e ballato del 2020. E questo a dispetto della lingua sconosciuta ai più e del significato pressoché incomprensibile, ad eccezione del titolo che invece è chiaro. Si sta parlando della canzone “Jerusalema” in lingua venda, nata come gospel. Un ritmo assolutamente orecchiabile al quale si accompagnano movenze dalle coreografie molto accattivanti a cui tutti sembrano cedere. A dispetto di ruoli, uniformi e divise. Ma qual è il messaggio dietro al successo di Jerusalema che fa ballare tutti?

Il testo

Stando a quanto è stato possibile appurare, il testo in sé è piuttosto scarno e ripetitivo. Tutto infatti sembra ruotare attorno ad un’invocazione religiosa con cui Kgaogelo Moagi, in arte Master KG, si rivolge a Dio. Per cui, il musicista e produttore sudafricano, mentre il mondo intero è tutto preso dalla coreografia dei passi, chiede a Dio di portarlo con sé. O meglio, chi materialmente esegue la preghiera cantata e trascinante è la cantante Nomcebo Zikode.

Il brano testualmente sembra che sia il seguente: “Gerusalemme è la mia casa, guidami, portami con te non lasciarmi qui. Il mio posto non è qui, il mio Regno non è qui, guidami, portami con te”. Un testo dunque, che se non fosse per la coreografia, e per il ritmo che mette il formicolio ai piedi, sarebbe adattissimo ad un contesto di chiesa. E invece è diventato, in brevissimo tempo, un gradevolissimo “tormentone” che fa scendere in pista anche i più insospettabili.

Un successo planetario

Così tra la marea di video che vengono caricati su YouTube e su Tik Tok con l’hastag #jerusalema, c’è di tutto e di più. Dai frati francescani che animano i chiostri dei conventi, agli sposi che fanno da apripista per gli invitati. Fino alle suore, posizionate a scacchiera, per eseguire al meglio tutta la coreografia. Ma la vicenda forse più impensabile è quella che ha coinvolto gli ufficiali della Marina Militare che, sul piazzale, in uniforme e armi, si sono cimentati nel ballo di squadra.

Una condotta che, stando a quanto riferisce l’Adnkronos, è costata pure un provvedimento disciplinare a carico dell’ufficiale.  Un vero e proprio ballo dell’estate 2020 dunque a cui nessuno sembra resistere. Ma come nasce un successo del genere che sta scalando tutte le classifiche di vendite e di ascolti? Perchè, a ben guardare, dove arriva la “musichetta” il successo è assicurato. E non si sta parlando “solo” di video, ma anche di streaming, visualizzazioni su YouTube, posizionamenti su Spotify.

La regia nascosta

Procedendo a ritroso nel tempo, si scopre che il singolo “Jerusalema” è stato pubblicato per la prima volta nel novembre 2019. E per i primi mesi è rimasto un fenomeno abbastanza di nicchia fino all’esplosione avvenuta nell’estate 2020. Ad averne decretato la diffusione mondiale e il successo esplosivo è stato il social TikTok con una challenge. Vale a dire una sfida che, a quanto pare, è stata vinta col massimo dei voti. Sembra addirittura che Jerusalema in Belgio e Svizzera sia ad oggi prima in classifica, mentre in Italia e Francia si colloca comunque al secondo posto. Ecco qual è il messaggio dietro al successo di Jerusalema che fa ballare tutti.

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