Qual è attualmente la questione dei vaccini in Italia

Vaccini

Considerata l’importanza che, oramai, ha assunto, il Covid, nella nostra vita quotidiana, ci chiederemo: “qual è, attualmente, la questione dei vaccini in Italia?”. Il ritardo annunciato dall’azienda Pfizer qualche settimana fa, ha innescato una reazione a catena in termini di ritardi nella campagna vaccinale. Infatti, il programma è saltato e non è più possibile mantenere la tabella di marcia che si ci era prefissati.

Senonché, la previsione secondo cui, dopo l’estate, si sarebbe raggiunta l’immunità di gregge in Italia, resterà un’utopia. Non sarà, cioè, possibile, per quel momento storico, raggiungere il traguardo del 70% di vaccinati. Il problema è legato ai ritardi nelle forniture dei vaccini prima da parte di Pfizer, poi anche di AstraZeneca. Quindi, anche se l’Italia vincerà le cause subito intraprese contro le predette società, ciò non servirà a restituirci, prima, la libertà. A questo punto, vediamo, quali saranno le conseguenze di questi ritardi.

Quali potranno essere le conseguenze dei ritardi

Anche se il commissario per l’emergenza Covid, fornisce rassicurazioni, prospettando uno slittamento a settembre dell’immunità su indicata, purtuttavia è chiaro che non sarà facile. Probabilmente, il risultato potrà essere raggiunto, addirittura, non prima del 2022. Infatti, anche se AstraZeneca, domani, otterrà il via libera alla fornitura dei vaccini, essa consegnerà solo il 40% delle dosi annunciate.

Ciò significa che tra circa 1 mese, si potrà arrivare a circa 14 milioni di dosi disponibili del vaccino anti-Covid. Tuttavia, con questi numeri si potrà completare solo la vaccinazione degli operatori sanitari e di ospiti delle Rsa. Inoltre, si potrà  iniziare (con un ritardo di circa 1 mese) l’immunizzazione degli over 80 e dei cittadini con patologie gravi. Senonché, questa prima fase, si concluderà a primavera inoltrata.

Dopo di ciò, dovrebbe partire la seconda fase, sempre che essa non subisca differimenti per ulteriori ritardi. Durante la stessa, accederanno al vaccino: una parte del personale scolastico e i cittadini con più di 65 anni. Nel conteggio totale, tra tutte le società autorizzate che forniscono dosi, ne mancherebbero circa altri 4 milioni. Queste potrebbero essere fornite da Johnson & Johnson, se il suo vaccino verrà approvato. In definitiva, abbiamo visto qual è, attualmente, la questione dei vaccini in Italia. L’ideale, dunque, sarebbe che molte più società, come appunto Johnson & Johnson, intervenissero a soddisfare l’esigenza prioritaria in discorso.

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