Qe e Draghi mentre Shangai crolla

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Le turbolenze sui mercati sembrano senza fine dopo che, durante la sessione appena conclusasi, le principali borse asiatiche hanno fatto registrare nuove pesanti perdite. Shanghai la peggiore torna ai minimi da 13 mesi perdendo oltre sei punti percentuali. Seguono a ruota Hong Kong e Tokyo, solo per citare le più importanti, il cui tracollo sembra legato, ancora una volta, alla discesa delle quotazioni del greggio con il WTI che torna in apertura dei mercati europei in area 29.50 $/barile, mentre il Brent a quota 30.50 $/barile, mantenendo tuttavia lo spread positivo in favore del contratto scambiato al LME.

In Eurozona, Draghi ieri, intervenuto a Francoforte, ha sottolineato la bontà dell’operato della BCE e l’efficacia del programma di stimolo messo in atto proprio per volere dello stesso presidente, sottolineando comunque che esistono e permangono rischi concreti legati all’inflazione che si sta mantenendo troppo bassa e troppo a lungo.

Il discorso di ieri, letto in un’ottica prospettiva, rafforza ancora di più la convinzione che la BCE, in assenza di sviluppi significativi, andrà ad intervenire sull’attuale assetto monetario nella prossima riunione di Marzo ampliando scopo e durata del quantitative easing.

Attesa inoltre per la riunione di politica monetaria della FED con la decisione del Federal Open Market Committee (FOMC) prevista per domani sera. Gli occhi saranno ovviamente puntati sulla comunicazione del governatore Janet Yellen soprattutto alla ricerca di spunti precisi circa lo stato dell’economia a stelle e strisce oltre ovviamente alle previsioni per le prossime mosse soprattutto in vista del FOMC di Marzo.

 

Market Movers

11:45 Regno Unito Discorso Carney (BOE)

12:45 Russia PIL a/a cons. -3.5% prec. -4.0%

15:45 Stati Uniti PMI Composito Markit prel. cons. 54.4 prec. 54.0

16:00 Stati Uniti Fiducia Consumatori CB cons. 96.5 prec. 96.5

 

EURUSD

Dopo una rapida parentesi in area 1.0870 durante l’apice dei rossi sulla sessione asiatica, la moneta unica torna verso area 1.0840 per effetto del tentativo di rimbalzo delle piazze azionarie europee che dopo l’apertura in profondo rosso provano a recuperare terreno. L’andamento per la giornata odierna sarà caratterizzato dalla performance dell’azionario oltre che all’attesa per la riunione del FOMC di domani sera che catalizzerà l’attenzione dei mercati. Attesa quindi per un consolidamento dell’area 1.08 – 1.0850 anche per effetto dello spostamento verso il basso, dopo le parole particolarmente accomodanti di Draghi, dell’area di equilibrio nel rapporto tra moneta unica e biglietto verde.

 

GBPUSD

La sterlina inglese apre la giornata di contrattazioni poco mossa a 1.42 dopo aver toccato minimi in area 1.4160. L’assenza di dati macroeconomici di rilievo renderà gli scambi ancora governati dall’andamento dei listini azionari in attesa del discorso di Carney, governatore della Bank of England, che comunque non dovrebbe fornire informazioni rilevanti a variare l’andamento del cable. Tuttavia, con la possibilità che i mercati azionari ritrovino un po’ di fiducia durante la giornata, anche la sterlina potrebbe consolidare l’intorno dell’area attuale a 1.42.

 

USDJPY

La sessione asiatica è stata caratterizzata da un deciso recupero dello yen giapponese per effetto delle pesanti perdite sulle piazze asiatiche con Shanghai che cede il 6.42%, Hong Kong perde il 2.48% e Tokyo chiude in ribasso del 2.35%. Il ribasso di USDJPY da 118.50 fino in area 117.70 durante la notte ha poi visto un rapido recupero fino sopra quota 118.00 per effetto del tentativo di rimbalzo delle piazze europee in apertura delle contrattazioni nel Vecchio Continente. Attesa per una giornata ancora caratterizzata dall’andamento incerto dei listini azionari che domineranno anche l’andamento della divisa nipponica e, soprattutto in caso di un recupero, potrebbero vedere il rapporto tra biglietto verde e yen giapponese tornare verso area 118.50.

 

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