Il punto della Reuters sul titolo Bca MPS

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di Andrea Mandala

MILANO (Reuters) – Al rientro in borsa dopo dieci mesi Mps (MI:BMPS) sorprende positivamente il mercato con un deciso rialzo delle quotazioni rispetto all’apertura e alle attese iniziali. Anche se tra gli operatori prevale cautela sulle valutazioni dell’istituto.

Dopo un’apertura di 4,10 euro il titolo della banca senese, ricapitalizzata con l’aiuto pubblico e con la conversione del debito subordinato, si spinge fino a sfondare i 5 euro e toccare un massimo di 5,26 euro, con un rialzo di oltre il 28% rispetto al primo prezzo.

A questi prezzi Mps capitalizza oltre 5 miliardi di euro, molto meno dell’apporto di capitale per 8,1 miliardi varato a fine luglio ma sopra le stime più pessimistiche degli operatori.

Senza un prezzo di riferimento iniziale i trader si sono basati sulle valutazione di 4,28 euro scaturita dall’asta dei Cds del 21 settembre scorso sulle obbligazioni subordinate e dai prezzi che si sono formati nelle ultime settimane nel mercato ‘over the counter’ attorno a 4,20 euro.

Prezzi lontani, come ampiamente atteso, dai 8,65 euro a cui sono stati convertiti i bond subordinati dell’istituto (burden sharing) e dai 6,49 euro a cui il Tesoro ha sottoscritto le nuove azioni nell’ambito della ricapitalizzazione precauzionale.

Anni luce inoltre dai 15,08 euro del prezzo di riferimento di chiusura del 22 dicembre scorso, ultimo giorno effettivo di quotazione di Borsa prima della lunga sospensione.

Nelle sale operative prevale comunque un cauto ottimismo su un titolo di una banca che si ripresenta al mercato ripulita, con una struttura patrimoniale completamente diversa e che potrebbe beneficiare di un contesto macroeconomico e settoriale favorevole.

DA BROKER TARGET PRICE 4,3-4,6 EURO

“E’ un avvio senz’altro positivo. C’erano pareri molto discordanti sul possibile andamento del titolo a inizio seduta. Personalmente non mi aspettavo questi rialzi così come non credevo ad un grosso sell-off”, commenta un trader.

“Sono comunque solamente le prime battute, è ancora presto per trarre conclusioni sulle valutazioni del titolo”, aggiunge.

“Le mie previsioni erano in una direzione completamente diversa”, commenta un altro trader che sottolinea lo scarso flottante del titolo.

Il Tesoro, entrato temporaneamente nel capitale con una quota attuale del 52,18%, salirà fino al massimo del 67,76% dopo il riacquisto delle azioni che verranno portate in conversione dagli ex obbligazionisti retail che hanno subito il burden sharing.

Se si considera che le azioni proprie superano il 3% e Generali (MI:GASI) ha una quota del 4,3%, il flottante si riduce attorno al 25%.

“Sicuramente adesso si tratta un titolo di una banca sana, pulita e depurata da tutti gli elementi negativi che ci sono stati”, aggiunge il trader.

Banca Akros riavvia la copertura sul titolo con una raccomandazione “neutral” e target price di 4,6 euro.

“Dopo il de-risking e il deleveraging del bilancio, la banca cercherà nei prossimi anni di ricostruire la fiducia e di ottenere una buona redditività”, commenta il broker.

Equita Sim ha un target price di 4,3 euro che corrisponde a un multiplo sul patrimonio tangibile di 0,5, ben sotto l’oltre 1 di Intesa (MI:ISP) e lo 0,78 di Unicredit (MI:CRDI) ma in linea ai valori espressi da Bper e Banco Bpm (MI:PMII) (0,47 e 0,48 rispettivamente). A circa 5 euro, Mps viene valorizzata lo 0,56 del patrimonio netto tangibile, in linea a Ubi (MI:UBI).

Il broker ricorda come uno degli asset di maggiore pregio della banca siano i crediti fiscale per 3,2 miliardi a causa delle perdite generate negli esercizi passati, e che rappresentano il 44% della valutazione.

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