Proroga Superbonus fino al 2022 ma attenzione a finire i lavori per tempo 

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La commissione bilancio ha approvato l’emendamento principe del Decreto Ristori bis. La Redazione informa i propri Lettori della proroga del Superbonus 110% fino al 2022 ma attenzione a finire i lavori per tempo.

Il Superbonus 110% sarà dunque prorogato al 2022, ovvero prolungato di ulteriori sei più sei mesi, seppur con dei vincoli ben definiti. Questo è quanto stabilito dall’emendamento alla manovra approvato in commissione Bilancio alla Camera. I lavori approvati con il Superbonus dovranno essere terminati almeno per il 60%, condizione per poter fruire di un’ulteriore proroga di sei mesi.  La detrazione del 110% sarà considerata valida, quindi, sino al 31 dicembre 2022.

Nel Decreto Ristori Bis sono fissate tre fasce di immobili che seguono tre differenti disposizioni:

a) i condomini i quali nel mese di giugno 2022 avranno realizzato almeno il 60% dei lavori, potranno terminarli entro il 31 dicembre 2022;

b) gli immobili unifamiliari e quelli con accesso autonomo dovranno terminare i lavori entro il mese di giugno 2022;

c) le case popolari (IACP) le quali nel mese di dicembre 2022 avranno terminato il secondo stato di avanzamento dei lavori, potranno portarli a termine entro giugno 2023.

Quindi è stata prevista la proroga Superbonus fino al 2022 ma attenzione a finire i lavori per tempo!

Estensioni Superbonus 110% nel Decreto Ristori

Il Superbonus 110% è stato prorogato al 31 dicembre 2022 anche grazie alla poderosa iniziativa che è tra le più incisive del Decreto Ristori bis. Essa mira a recuperare il patrimonio edilizio del Paese, rendendo gli immobili più sicuri e sostenibili. Pertanto, proroga Superbonus fino al 2022 ma attenzione a finire i lavori per tempo!

Le iniziative introdotte dal Decreto Legge non sono da poco, poiché prorogano il Superbonus sia al 2022 sia al 2021 per interventi sugli immobili come:

a) il bonus facciate del 90%;

b) le detrazioni al 50% per ristrutturazioni edilizie e quelle volte al potenziamento del risparmio energetico.

100 milioni di crediti di imposta

Per gli immobili danneggiati dal sisma del 2018 è previsto un incremento del 50%. Invece, per quelli colpiti nel 2019 gli incentivi antisismici spettano per la parte eccedente il contributo previsto per la ricostruzione. Per questi immobili, la detrazione varrà anche per quelli privi dell’attestato di prestazione energetica e che al termine dei lavori raggiungeranno la classe energetica A. Durante le prime due settimane di dicembre si è riscontrata una crescita degli interventi, circa 700, per quasi cento milioni di crediti d’imposta prenotati.

 

Approfondimento

Come sanare un abuso edilizio per ottenere il Superbonus 110%

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