Proroga stato di emergenza: le ripercussioni sui pagamenti delle pensioni

Inps, pensioni, assistenza, permessi

Negli ultimi mesi, Poste italiane ha modificato il calendario di pagamento mensile delle pensioni. Normalmente, l’Ente postale provvedeva al pagamento in contanti delle pensioni il primo giorno lavorativo di ogni mese ad eccezione di gennaio. Da aprile, per evitare code e assembramenti agli sportelli, i pensionati devono presentarsi in posta seguendo un preciso calendario. La redazione di ProiezionidiBorsa sta monitorando attentamente l’evolversi della situazione per informare i propri lettori e aiutarli a gestire le proprie incombenze. In un recente articolo, avevamo segnalato che né l’INPS né Poste Italiane avevano ancora dato informazioni certe sul pagamento delle prossime mensilità. Questo faceva pensare ad un ritorno alla normalità visto che i due enti avevano precedentemente ufficializzato con grande anticipo le nuove date di pagamento. Ma sembra che non sia così: non abbiamo ancora notizie ufficiali ma la decisione sembra presa.

Lo stato di emergenza

Il Governo ha da poco prorogato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre prossimo. Lo stato di emergenza è una dichiarazione ufficiale dell’Esecutivo che ha effetti immediati in diversi ambiti. Le conseguenze più evidenti nella vita dei cittadini sono state il lockdown prima e le misure di distanziamento sociale poi. Quindi anche gli ingressi contingentati nei luoghi aperti al pubblico e le iniziative collegate ne sono dirette conseguenze. Ecco quindi una proroga stato di emergenza: le ripercussioni sui pagamenti delle pensioni sembrano essere chiari. Pertanto, gli uffici postali dovranno continuare a limitare gli accessi a tutela della salute di dipendenti e clienti. Sembra quindi impossibile un immediato ritorno alla normalità anche per quanto riguarda il pagamento delle pensioni allo sportello. Attendiamo però una proroga ufficiale per determinare le date precise.

Proroga stato di emergenza: le ripercussioni sui pagamenti delle pensioni

Siamo dunque in attesa di comunicazioni ufficiali che tardano ad arrivare. Forse a causa del periodo estivo o di una necessità di riorganizzazione, né Poste né l’INPS hanno emanato alcuna direttiva in merito. Tutto però fa supporre una conferma delle iniziative prese nei mesi precedenti e pagamenti anticipati anche per settembre ed ottobre. E’ molto probabile quindi che a fine agosto verranno pagate le pensioni di settembre e ad inizio autunno le mensilità di ottobre. Ricordiamo infatti che, a differenza degli stipendi, le pensioni vengono pagate in via anticipata. La rata riferita all’intero mese di ottobre dovrebbe essere pagata il primo del mese o, in caso di anticipo alla fine di settembre. Non resta che aspettare una comunicazione ufficiale dei due Enti, ma gli interessati faranno comunque bene ad organizzarsi

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