Germania: produzione industriale in forte sofferenza
Nell’ultimo trimestre diversi dati economici nella zona euro hanno evidenziato un generale rallentamento. Questa situazione si ravvisa in generale in tutte le economie mondiali. E’ come se ci fosse la sensazione di fine ciclo e dell’abbrivio di una nuova fase dell’economia mondiale.
I dati dei prossimi giorni/settimane e la FED del prossimo meeting di dicembre ci daranno diverse indicazioni in merito.
Frattanto i mercati internazionali sono ben distanti dai loro massimi annuali.
Veniamo ai dati di stamani.
La politica dell’UE è da sempre difettosa di equanimità tra i vari stati membri proprio per la intrinseca e strutturale diversità che caratterizza le nazioni partecipanti all’Unione.
E’ sempre stato altrettanto chiaro che se , in questi anni, vi è stata una nazione, sulla misura della quale sono state tagliate manovre ed indirizzi, ebbene questa è stata la Germania.
Eppure taglia di qui restringi di là , metti gli stati partner sempre più in condizione di tirare la cinghia oltremisura ed ecco che il magico meccanismo si sta clamorosamente rompendo.
Produzione industriale tedesca negativa
| Produzione industriale tedesca (Mensile) (Ott) | -0,5% | 0,3% | 0,1% |
Per onestà intellettuale occorre precisare che questo dato è costantemente fluttuante e che uscite sotto le attese sono frequenti.
Quello che fa specie è che in realtà mai in questi anni l’economia tedesca, si sia agganciata al ciclo virtuoso americano come accaduto in passato soltanto in lieve “delay” temporale.
Picco dell’economia USA già dietro le spalle
Se la FED confermerà l’intenzione di un approccio più morbido sui tassi rispetto a quanto ipotizzato avremo la conferma che il picco del ciclo economico USA è già dietro le nostre spalle.
Se così fosse , concesso l’abituale ritardo, la Germania dovrebbe proprio ora confermarsi su livelli massimali…e la Produzione industriale essere il primo specchio di questo stato di salute
Invece, il dato odierno ci consegna una Germania in affanno che ben difficilmente potrà instaurare un ciclo virtuoso anche lontanamente paragonabile a quello americano.
