Produzione industriale in Europa: allarme e crollo!

produzione industriale

Allarme diffuso: crolla la produzione industriale in Europa

L’ipocrisia e le falsità anti-italiane oggi sono crollate clamorosamente.

Qualcuno in mala-fede ha cercato di richiudere i pessimi dati dell’industria italiana all’interno di una fenomenologia locale.

Come se solo l’Italia fosse in difficoltà.

Nulla di più sbagliato!

Oggi ne abbiamo avuta una clamorosa conferma dal dato della produzione industriale in area UE.

Produzione industriale area UE un crollo oltre ogni attesa

    Produzione industriale (Mensile) (Dic) -0,9% -0,4% -1,7%
    Produzione industriale (Annuale) (Dic) -4,2% -3,2% -3,0%

Il dato mensile tanto per gradire doppia il consensus con un -0.9% versus -0.4% che proietta un 2019 in piena recessione…

Ipotesi confermata perché risalire da un -4.2% annuale versus 3.2% atteso e 3% della rilevazione precedente non sarà impresa facile.

Le fissazioni dell’Unione Europea

Questa catastrofe della produzione europea che rischia di sfociare in una recessione pesante ha una sola responsabile: l’Unione Europea.

Quasi vent’anni di politiche di austerity pro domo Germania hanno fatto divampare la disoccupazione quasi ovunque soprattutto nei membri storici dell’UE.

A seguire l’impoverimento diffuso e una distanza sempre più abissale tra i pochi ricchissimi e la maggioranza sempre più impoverita e costretta spesso ad accettare condizioni di lavoro per lo meno inique.

Tutto in un vortice di burocrazia e appesantimenti normativi UE condita da una politica monetaria BCE indirizzata soltanto verso la salvaguardia delle banche e non a favore del mondo produttivo e della creazione di posti di lavoro.

Fin tanto che anche la Germania, che ha succhiato fino all’ultima goccia dai partner europei, inevitabilmente è passata pure essa dalla parte dei “cattivi” sulla lavagna dell’economia.

Ed ecco ora il bubbone è scoppiato!

L’UE affonda ma a Bruxelles l’unica preoccupazione è attaccare l’Italia e Conte

L’unione Europea sta dunque affondando il sentimento europeo sta scomparendo dai radar della gente comune eppure a Bruxelles l’unica preoccupazione pare dare addosso all’Italia.

I dati gravemente critici inviterebbero ad una approfondita riflessione e a modifiche di indirizzo profonde.

Invece a Bruxelles si preoccupano solo di attaccarci in uno squallido tentativo di attribuire all’Italia colpe che non ha.

E’ di ieri a Strasburgo sede del Parlamento Europeo un grottesco quanto squallido attacco al presidente del Consiglio Conte.

A prescindere dalla colorazione politica del Governo che lo sostiene un attacco antidemocratico ed inaccettabile.

L’accusa di essere un burattino dei due Vice Presidenti del Consiglio è scandalosamente anti-democratica.
Entrambi sono stati eletti dal popolo e per un Presidente non eletto come Conte credo che sia doveroso raccordarsi con loro.

Ripeto di qualsiasi partito essi siano espressione il ragionamento è stato totalmente anti-democratico ed espressione di un’ avversione all’Italia che dovremmo affrontare compatti…una volta tanto.

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