Pro e contro della dieta crudista

cibi crudi

Abbiamo finora affrontato il tema dei regimi alimentari soffermandoci sulla dieta macrobiotica e sulla dieta che prevede l’esclusivo consumo di mele. Ci siamo dunque fatti un’idea dei principi e delle scelte cui sottostanno queste due diete. Oggi, parleremo e sveleremo pro e contro della dieta crudista.

Cos’è il crudismo e perché

Questo regime, come dice la parola stessa, è caratterizzato per il consumo di cibi non cotti. La scelta deriverebbe dalla necessità di preservare tutte le sostanze nutritive contenute negli alimenti che vengono disperse durante la cottura. È prevista una temperatura massima di 46°C cui gli alimenti possono essere sottoposti.

Infatti, i crudisti sostengono che al di sopra di questa temperatura qualsiasi alimento si libera di vitamine, enzimi e altre sostanze nutritive. Il consumo a crudo degli alimenti permetterebbe quindi di mangiare del cibo “vivo”. L’uso di padelle, pentole, piastre, forno, è assolutamente negato. Al loro posto troviamo germogliatori, essiccatori, sistemi di fermentazione e marinatura, frullati di ogni tipo.

Tra gli alimenti più consumati dai crudisti ci sono i semi e la frutta secca, verdura e frutta cruda, alcuni legumi e cereali che possono essere consumati senza cottura. Come possiamo vedere una dieta di questo tipo prevede una scelta drastica. Ecco perché è bene conoscere Pro e contro della dieta crudista prima di intraprenderla.

I benefici di una dieta a crudo

a) L’energia fornita dall’alimentazione con cibi crudi deriva dal fatto che il corpo risulta essere meno affaticato. Ciò si verifica dal momento che lo stomaco non ha necessità di eliminare le tossine che provengono dall’esterno. La frutta e la verdura fresca sono apparentemente molto più digeribili di qualsiasi alimento cotto.

b) Il crudismo permette di non introdurre nel corpo tutta una serie di tossine che nuocciono alla nostra pelle, lasciando i vasi sanguigni più puliti. I pori non saranno ostruiti e la pelle risulterà in salute, luminosa e morbida.

c) Una digestione meno complessa, come abbiamo detto, evita l’affaticamento derivante dal consumo di cibi pensanti e cotti. L’intestino di un crudista è meno infiammato grazie al basso consumo di spezie e condimenti usati nella cottura, così come quello di un vegetariano. Il miglioramento è evidente a livello del processo digestivo, ma anche della flora intestinale e del nutrimento.

d) Non essendo previsto l’uso di fuochi, fiamme e apparecchi elettrici, la dieta crudista ha un basso impatto ambientale.

I possibili danni derivanti da una dieta crudista

a) Il primo svantaggio di una dieta del tutto crudista deriva dalle possibili carenze alimentari. Ciò accade per la difficoltà di ottenere dal solo cibo crudo e vegetariano un corretto e bilanciato apporto vitaminico e proteico.

b) Se parliamo di igiene degli alimenti, il crudismo potrebbe avere dei problemi. Se si mette poca attenzione al lavaggio di frutta e verdura, potremmo rischiare di incorrere in batteri, muffe e parassiti. Per questo si rende necessario l’acquisto di cibi biologici e di cui si conosce la provenienza.

c) Disturbi dell’alimentazione possono verificarsi dopo aver preso la decisione di seguire una dieta vegana. La scelta dovrebbe essere fatta con cura, specialmente se si hanno patologie specifiche come la colite. È sempre bene farsi seguire da uno specialista della nutrizione affinché si possano prevedere le variabili della reazione del nostro fisico come per esempio astenia, svenimenti, perdita eccessiva di peso.

Ora avete una conoscenza sufficiente ma non sufficiente dei pro e dei contro della dieta crudista. Prima di prendere decisioni radicali, è sempre bene farsi seguire da uno specialista della nutrizione affinché si possano prevedere le variabili della reazione del nostro fisico.

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