Presto importanti conseguenze per i clienti di queste banche

piazza affari

La notizia del giorno è il rilancio di Intesa San Paolo sul titolo UBI. Qui puoi trovare l’analisi degli esperti di Proiezionidiborsa sull’operazione. In questo articolo, vogliamo analizzare alcune delle possibili conseguenze per i correntisti dei due Istituti. Nelle ultime settimane, il management di UBI aveva fatto trapelare un certo nervosismo sull’offerta di Messina. Ora Intesa rilancia, la fusione sembra scontata. Avremo presto una nuova banca, un maxi- istituto in grado di competere a livello internazionale. Ma vediamo cosa cambierà per i correntisti: presto importanti conseguenze per i clienti di queste banche.

I benefici per il territorio

La nuova offerta di Intesa Sanpaolo incorpora un premio del 44,7% rispetto al prezzo di mercato dell’azione UBI Banca. Il successo dell’operazione porterebbe nelle casse delle Fondazioni 80 milioni di euro. Soldi che andrebbero a sostenere le comunità locali. Famiglie e imprese del territorio bresciano incasserebbero oltre 310 milioni. Oltre 400 milioni di euro potrebbero essere utilizzati per il rilancio delle imprese locali e per supportare le famiglie. Il risultato di breve termine sarebbe un minor impatto della crisi, minori licenziamenti per le aziende in difficoltà. Sarebbero capitali in grado di creare un beneficio generalizzato per la collettività.

Le conseguenze per i correntisti

Da quanto trapela da Piazza Affari, potrebbe essere questione di settimane, forse giorni. Insomma, presto importanti conseguenze per i clienti di queste banche. Ma cosa cambierà esattamente per i piccoli correntisti, privati cittadini e piccole imprese? Per entrambi, innanzitutto, ci sono due possibilità: la più probabile è diventare clienti della nuova super-banca. La seconda è il rischio di essere ceduti, insieme a circa 500 filiali a BPER. La Banca Popolare dell’Emilia Romagna acquisirà centinaia di filiali che il Gruppo Intesa-UBI dovrà dismettere. I correntisti si troveranno improvvisamente clienti di una nuova banca. Per tutti cambierà l’IBAN del conto corrente, le carte di pagamento, i libretti degli assegni e le persone di riferimento. Insomma, una rivoluzione. Le conseguenze più rilevanti saranno però in capo a imprese e professionisti. I finanziamenti a breve termine, la gestione delle garanzie e le condizioni di fido sono gli strumenti più soggetti a discrezionalità. Le loro condizioni potrebbero mutare da un giorno all’altro. Con conseguenze difficili da prevedere.

Presto importanti conseguenze per i clienti di queste banche

Abbiamo visto le possibili ripercussioni positive per gli azionisti e per il territorio bresciano.
I piccoli correntisti sono in subbuglio e faticano a comprendere le reali ripercussioni dell’operazione. Sappiamo che ci saranno presto importanti conseguenze per i clienti di queste banche e abbiamo visto alcuni dei rischi possibili. La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, che rappresenta il 5,9% delle azioni UBI e un numero considerevole di clienti, è contraria all’operazione. Questo è un segnale che dimostra che, al di fuori del territorio lombardo, i rischi vengono percepiti. La partita ora si gioca sull’asse Torino-Brescia-Cuneo. Con buona pace dei piccoli clienti.

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