Praticamente tutti li amano e li utilizzano nelle diete, ma i formaggi molli e il salmone affumicato possono nascondere seri pericoli

tartine di salmone affumicato

Molti di noi non hanno molta voglia di cucinare e di comprare alimenti freschi. Quindi per non dover sempre mangiare fuori si buttano su pasti pronti, insaccati e prodotti caseari. Questi qualche volta possono andare bene, ma sul lungo periodo possono provare il nostro organismo. Nel peggiore dei casi invece potrebbero addirittura mettere in pericolo la nostra vita: oggi spieghiamo perché.  Praticamente tutti li amano e li utilizzano nelle diete, ma i formaggi molli e il salmone affumicato potrebbero rivelarsi pericolosi soprattutto per le categorie fragili. Scopriamo insieme il perché.

Un quadro generale dal punto di vista nutrizionale

Sia i formaggi freschi che il pesce affumicato sono degli elementi considerati sani dalla maggior parte della gente. Infatti, possono essere comodamente inseriti nei regimi dietetici, se adeguatamente bilanciati. Però possono causare dei problemi quando vengono consumati eccessivamente. Per quanto riguarda i primi, bisogna fare attenzione al loro contenuto di grassi e colesterolo e scegliere i tipi più adatti. Invece il secondo sono una fonte di sale, grande amico della ritenzione idrica. Inoltre il consumo di grandi pesci potrebbe portare all’assunzione di metilmercurio. Però in alcuni casi questi possono portare a delle conseguenze ben più difficili da sopportare.

Praticamente tutti li amano e li utilizzano nelle diete, ma i formaggi molli e il salmone affumicato possono nascondere seri pericoli

Quello che non tutti sanno è che questi alimenti potrebbero contenere la Listeria monocytogenes. Questo microbo secondo la Fondazione Veronesi potrebbe portare alla listeriosi, una patologia pericolosa soprattutto per le donne incinte, i bambini e gli anziani. Le conseguenze potrebbero essere veramente gravi. I soggetti più forti a livello immunitario spesso subiscono solo un attacco di gastroenterite, quelli fragili però potrebbero dover sopportare conseguenze più pesanti. Infatti, può causare meningite, setticemia e addirittura portare alla morte o a un aborto spontaneo.

L’agente patogeno può contaminare il cibo sia nei processi di produzione e inscatolamento che nelle manipolazioni domestiche. È probabile trovarlo in cibi che sono già pronti al consumo. Fra questi figurano i formaggi non stagionati o semi stagionati come Gorgonzola, Camembert, Brie, Robiola e Roquefort. Lo stesso però riguarda anche tutti i pesci sottoposti a un processo di affumicatura: fra i più comuni troviamo tonno, salmone e pesce spada. Tutti questi esemplari sono molto pratici perché hanno una lunga conservazione, ma è proprio questa quella che permette al batterio di proliferare.

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