Portafoglio ideale di investimento nel 2019

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Si chiude un anno borsistico tormentato. Come sarà il prossimo anno? Su cosa investire? il portafoglio ideale secondo Hsbc

Dazi, tassi in aumento, Cina in calo, crollo del petrolio, variabili politiche in Usa, Brexit ed elezioni europee. Il futuro è a dir poco incerto.

Pericolo recessione? Non proprio

Tutte nubi che, per molti, potrebbero far presagire una recessione già alla fine del 2019. Tutti ma non Hsbc secondo cui ci sarebbero poche, se non pochissime probabilità che ciò accada. Nel prossimo futuro è più probabile che l’economia mondiale e la finanza tornino alla realtà. Ma quale? Quella che anni ed anni di stimoli monetari e strategie finanziarie di accomodamento hanno deformato. In tutto questo sarà necessario guardare ad un panorama internazionale.

Il portafoglio ideale

Per questo motivo anche gli esperti di Hsbc puntano sull’Asia e sui mercati emergenti in generale.  Per quanto riguarda i bond, meglio i treasury americani  con preferenza per la parte short della curva. Una raccomandazione su tutto: organizzare il portafoglio in modo che resista agli urti. Compresi quelli politici dal momento che questa voce potrebbe avere un peso più forte nei prossimi mesi sui mercati.

La sorpresa dell’Asia

Quella di Hsbc è solo l’ultima delle numerose previsioni che guardano con favore al continente asiatico. Nonostante i listini cinesi siano stati i peggiori in questo 2018. La borsa di Shenzhen da inizio anno ha perso il 30% mentre quella di Shanghai oltre il 20%. Non solo, ma il Nikkei giapponese ha visto un -10% quest’anno, mentre il Kospi della Corea del Sud è arrivato a -17%. A queste si aggiunge anche Hong Kong, che con l’indice Hang Seng ha perso quasi il 15%.

Eppure JP Morgan consiglia di scegliere azioni asiatiche.

Un paradosso? Solo in apparenza

JP morgan, infatti, indica tre motivi per cui sarebbe utile puntare sulle azioni asiatiche. Prima di tutto un dollaro in calo. Il governatore della Federal Reserve Jerome Powell ha recentemente dati per certi due rialzi nel 2019. Ma proprio ieri il presidente della Fed di New York John Williams ha ammesso che la Fed continuerà il suo approccio elastico e che nulla è dato per certo. Da qui una possibilità che nel 2019 la Fed interrompa i suoi rialzi. Anche in seguito ad un rallentamento economico degli Usa. In secondo luogo gli Usa dovranno affrontare sia deficit fiscali che delle partite correnti. Fattori entrambi negativi per il dollaro

Meno rischi e fondamentali sani

Terzo punto. Per Janet Tsang, specialista per gli investimenti negli emergenti della zona Asia Pacific di JP Morgan Asset Management, i rischi di una guerra commerciale sono stati già inglobati dai mercati. Il tutto a fronte di fondamentali che resteranno ancora sani.

La view di Tsang è chiara. Sul lungo periodo l’Asia sarà un mercato vincente e questo è un momento utile per costruire posizioni strategiche fondamentali.

 

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