Polizza Covid, ma serve?

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Polizza Covid, ma serve? Ne sentiamo parlare dall’inizio dell’epidemia, ma non abbiamo voluto occuparcene sperando che tutto finisca per sempre. Invece, con il ritorno dei focolai e le pessime previsioni per l’autunno, è proprio il caso di dare un’occhiata alle polizze Covid per singoli e aziende che le compagnie assicurative stanno offrendo. Propongono una garanzia aggiuntiva sulle assicurazioni già stipulate e ovviamente un sovrapprezzo. Cerchiamo di capire a chi conviene pagare questo surplus.

Polizza Covid, ma serve?

Le assicurazioni Covid sono studiate per garantire una forma di tutela agli individui che vengano colpiti dal Coronavirus. In commercio ce ne sono molte, con servizi differenti che vanno dall’assistenza telefonica h24 fino alla diaria giornaliera in caso di ricovero e all’indennizzo nei casi più gravi. Rispetto alle normali assicurazioni sulla salute, queste polizze coprono anche chi ha denunciato malattie pregresse e soprattutto sono stipulabili anche da chi ha più di 65 anni, coprono di solito fino ai 70 anni.

Cosa può richiedere chi ha già una polizza salute

Chi ha già un’assicurazione sulla salute, deve controllare bene le condizioni di contratto, in particolare alla voce ‘esclusioni’. Molte compagnie prevedono esplicitamente che la pandemia non è un evento indennizzabile. Dunque, si può chiedere di aggiungere questa copertura. Alcune rifiutano, altre lo consentono, anche gratuitamente. Ma bisogna controllare chiaramente che cosa offrono in caso di contagio e quarantena: che non sia soltanto una consulenza telefonica.

Cosa può richiedere chi stipula da zero

Chi stipula una polizza sanitaria nuova, deve valutare bene cosa viene proposto e innanzitutto verificare che l’agente che si presenta a casa rappresenti una compagnia esistente e iscritta all’Ania, tanto per non ritrovarsi vittima di qualche truffa. Se si lavora in proprio o a contatto col pubblico, è importante dotarsi di una copertura che preveda una diaria per ogni giorno di ricovero. Verificando se esiste un periodo di ‘carenza’: l’assicurazione potrebbe prevedere un periodo (tra la stipula e l’effettivo inizio della copertura) in cui non si ha diritto a nulla. Controllare bene se si tratta di giorni o se sono mesi.

I costi da affrontare

Il premio varia molto a seconda di cosa viene offerto, se una consulenza telefonica oppure una diaria o un indennizzo. Cambia tutto se l’assicurato è over 65 o se svolge una professione a rischio. Tanto per aver un’idea, una polizza da 120-150 euro all’anno garantisce mediamente una diaria di 35 euro al giorno in caso di ricovero, 1500 euro di contributo se si finisce in terapia intensiva e un risarcimento una tantum di 250 euro se si deve stare a casa in quarantena.

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