Pochissimi la comprano ma è questa l’insalata migliore per chi soffre di ferro basso

rucola

La carenza di ferro è uno dei tipi più comuni di anemia.

Molto frequente in donne, adolescenti e bambini è una condizione in cui nell’organismo non vi sono adeguati livelli di ferro.

Il ferro è un elemento fondamentale per il benessere della persona dal momento che è alla base dell’emoglobina.

L’emoglobina è una proteina presente nei globuli rossi che svolge l’importante funzione di trasportare l’ossigeno in tutto il corpo.

In un precedente articolo si era trattato dei rischi legati a una abitudine molto comune. Oggi, invece, si cercherà di capire in cosa consiste la mancanza di ferro e come prevenirla.

Pochissimi la comprano ma è questa l’insalata migliore per chi soffre di ferro basso

Il ferro entra nell’organismo attraverso l’alimentazione che dovrà essere bilanciata.

Una corretta alimentazione, infatti, permetterà di mantenere una sorta di equilibrio tra le perdite di ferro e la sua assunzione attraverso gli alimenti.

Il ferro si introduce nell’organismo in due modi diversi.

Da un lato il ferro eme presente nella carne come fegato, bresaola, pesci, molluschi.

Dall’altra, invece, il ferro non eme di origine vegetale che si assume attraverso cavoletti di Bruxelles, spinaci, mandorle, legumi, crescione o fichi.

Uno degli ortaggi che contiene più ferro è certamente la rucola con ben 5,2 mg/100. Ipocalorica e perfetta per coloro che sono a dieta, la rucola è anche ricca di vitamina C e vitamina K. Purtroppo pochissimi la comprano ma è questa l’insalata migliore per chi soffre di ferro basso.

Sintomi

I sintomi che indicano carenza di ferro variano molto nel corso del tempo.

Infatti, inizialmente possono essere lievi dal momento che l’organismo cercherà di sfruttare tutto il ferro rimanente.

Con il passare del tempo la sintomatologia potrà peggiorare e si manifesteranno affaticamento e debolezza con pallore.

Inoltre, tra i sintomi da non sottovalutare ci sono fiato corto, le vertigini, l’insonnia, formicolii diffusi e i ronzii nelle orecchie.

Si consiglia di rivolgersi al medico che, attraverso delle analisi del sangue accurate, riuscirà a giungere ad una diagnosi corretta.

Inoltre, lo stesso professionista potrà prescrivere degli integratori a base di ferro che saranno utili per riportare i valori alla normalità.

In ogni caso si sconsiglia di utilizzare integratori senza un previo consulto medico.

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