Pochi sanno quale sale potrebbe essere migliore per insaporire i nostri piatti di cucina

sale

Il sale che noi utilizziamo in cucina arricchisce di sapore le nostre pietanze. Ne esistono in commercio di diversi tipi e dalle molte provenienze, e ognuno ha delle sfumature di gusto differenti. Proprio a causa di questa varietà, forse pochi sanno quale sale potrebbe essere migliore per insaporire i nostri piatti di cucina.

Un alimento antico con e senza iodio

Il sale, questo prezioso alimento, si può ricavare direttamente dal mare facendo evaporare l’acqua in saline. Si ottengono così i grani bianchi che diventano il “sale marino”. È un sistema utilizzato in tutto il Mondo ed è anche il metodo più antico della nostra storia.

Un altro modo è di estrarlo dalle miniere. Nel sottosuolo esistono degli strati di sale formatosi dall’evaporazione di acqua marina milioni di anni fa. Questo tipo di sale prende il nome di “salgemma”.

La differenza fra i due riguarda la presenza di iodio. Il sale marino poiché è sottoposto a processi di raffinazione perde lo iodio. Mentre il salgemma, estratto e impacchettato così com’è, ne contiene naturalmente. Un’eccezione è il “sale marino integrale” che non viene raffinato e quindi contiene iodio. Chi cerca un sale senza iodio si deve perciò orientare verso il “sale marino”.

I sali più ricercati nel Mondo

Nei grandi supermercati oggigiorno si trovano molti tipi di sale dalle provenienze più disparate. In Italia abbiamo il sale dolce di Cervia, il Sal fiore di Romagna e il Fior di sale di Trapani. Dai vari Paesi del Mondo arriva il sale grigio della Bretagna francese, dalla Grecia il sale nero di Cipro. Conosciuto fin dai tempi antichi è il fior di sale dell’Algarve in Portogallo, mentre dalle Hawaii proviene il sale rosso perché ricco di ferro.

Tra i Sali di salgemma abbiamo il sale rosa dell’Himalaya, il sale rosa di Maras in Perù, il sale Mirroir della Bolivia dal sapore deciso. Dall’Iran arriva il Sale blu di Persia e dall’India il sale Kala Namak viola, che si dice abbia proprietà digestive.

Pochi sanno quale sale potrebbe essere migliore per insaporire i nostri piatti di cucina

Il sale rosa dell’Himalaya viene estratto da miniere che hanno circa 200 milioni di anni. Proprio per questo motivo è considerato il sale più vecchio del Mondo. Proviene dalle enormi miniere di Kewra in Pakistan. Si dice che non subisca nessun processo di raffinazione, raccolto a mano e lavato con acqua, poi macinato a pietra. Per questo motivo è considerato un sale puro.

Oltre al sodio sarebbero presenti ben altri 84 elementi. Proprio per questa caratteristica sembra molto indicato per insaporire i diversi piatti. Dona un gusto delicato e un sapore particolare alle pietanze. Si trova facilmente in commercio, sia nella versione di sale fino che grosso. Molti lo utilizzano per salare l’acqua della pasta, per dare sapore alla carne, per arricchire le minestre. Un sale antico che sprigiona i suoi sapori con delicatezza.

Oggigiorno il sale rosa dell’Himalaya si utilizza anche in ambito estetico come scrub o anche per altri usi.

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