Pochi sanno chi sono davvero i bambini creativi e come riconoscerli tra gli altri

bambini

Lo psicologo americano Frank Barron è stato un pioniere negli studi sulla creatività. Grazie al suo lavoro abbiamo scoperto che intelligenza e creatività sono due caratteristiche distinte e non correlate tra loro. In poche parole, essere intelligenti non significa automaticamente essere anche creativi.

Le capacità creative si sviluppano in autonomia, dunque, rispetto alle capacità di fornire risposte corrette a quesiti di natura verbale o logico-matematica. Esse seguono percorsi anti-norma e fuori convenzione, per superare i limiti del già noto, del già conosciuto.

L’età fino ai 9, 10 anni rappresenta un periodo molto proficuo per sviluppare questa dote

Vero è che il bambino può scoprire la propria originalità creativa se si trova progressivamente in situazioni in cui acquisire una buona fiducia nelle possibilità che ha. Queste possibilità sono spesso diverse da bambino a bambino e, per garantire tra loro parità di opportunità, occorre rispettare queste differenze.

Pochi sanno chi sono davvero i bambini creativi e come riconoscerli tra gli altri

Qui gioca un ruolo imprescindibile il profilo dell’adulto (genitore, docente, educatore) che si affianca alle esperienze cognitive, percettive ed emotive del bambino. Un adulto che ascolta, utilizza una buona comunicazione, comprende il mondo mentale del bambino e lo arricchisce, accompagnandolo alla scoperta in autonomia della propria natura. Bruno Munari, famoso artista e designer italiano diceva infatti che “per entrare nel mondo di un bambino, bisogna almeno sedersi per terra, non disturbare il bambino nelle sue occupazioni e lasciare che si accorga della nostra presenza”.

L’atteggiamento educativo opportuno è, dunque, quello che valorizza e rinforza gli esiti e i successi del bambino, contribuendo alla costruzione di una visione positiva del sé. Sullo stesso livello si colloca l’atteggiamento educativo che non nasconde gli errori del bambino, ma lo aiuta a elaborarli e a renderli parte della propria crescita consapevole.

Sebbene non esistano test come quelli sull’intelligenza che misurino le capacità creative, così complesse e multidimensionali da individuare, possiamo enucleare alcuni modelli comportamentali in cui quelle si esprimono. Pochi sanno chi sono davvero i bambini creativi e come riconoscerli tra gli altri, pertanto occorre qualche informazione più approfondita a riguardo, tratte da alcune nostre ricerche nel campo.

I bambini creativi amano il pensiero laterale, anche se non mancano di logicità nei propri ragionamenti. Bilanciano quest’ultimi con la loro parte sentimentale. Osservano, sono pragmatici, individuano soluzioni più velocemente. Hanno autostima, ma anche capacità di autocritica. Raggiungono più facilmente un equilibrio emotivo nelle situazioni di stress o di confusione. Sono flessibili, curiosi, aperti alle esperienze, spesso disordinati. Sanno arginare la monotonia, dimostrano un pensiero divergente dai coetanei, ma anche dagli adulti.

Sia l’intelligenza sia la creatività sono comunque due processi cognitivi essenziali per l’adattamento socioambientale degli individui. Il consiglio è riuscire a coltivarle in un cammino comune, allenandole entrambe.

Consigliati per te