Pochi sanno che se l’assicurazione non ci paga subito quanto dovuto possiamo farla condannare ad un risarcimento anche maggiore

incidente

Spesso i rapporti con le assicurazioni possono essere complessi. Una delle situazioni più spiacevoli per l’assicurato si verifica quando, a seguito di un incidente, l’assicurazione ritarda oltremisura il pagamento del risarcimento.   

È proprio quello che è successo a questo automobilista che a seguito di uno scontro tra veicolo fratturava due vertebre e gli veniva diagnosticata la tetraplegia. Per questo agiva in giudizio contro il conducente dell’altro veicolo e della sua assicurazione. Quest’ultima faceva notare come il danno riportato dalla vittima dell’incidente superasse il massimale del suo assicurato. 

Pochi sanno che se l’assicurazione non ci paga subito quanto dovuto possiamo farla condannare ad un risarcimento anche maggiore

Il Tribunale riconosceva il risarcimento al danneggiato, ai figli e alla moglie anche loro feriti, sulla base di una cifra intorno ai 2 milioni di euro. In questo il Tribunale considerava un concorso colposo del 30% da addebitare alla vittima. Oltre a questo, condannava l’assicurazione a pagare oltre il limite del massimale perché aveva ritardato a liquidare quanto dovuto. L’assicurazione aveva pagato dopo due mesi una prima somma pari a 60 mila euro, dopo altri 6 mesi altri 160 mila euro, e infine dopo un anno 300 mila euro. 

La Cassazione, con l’ordinanza 4668 del 2022, spiega che l’assicuratore è obbligato nei confronti del danneggiato, in base all’articolo 144 Codice delle Assicurazioni. Questa obbligazione risarcitoria, in caso di lesioni personali, va liquidata entro 90 giorni della richiesta del danneggiato. Se l’assicuratore supera questo termine diventa moroso. La mora dell’assicurazione, secondo i giudici, ha effetti diversi a seconda che il massimale copra l’intera somma dovuta oppure no. I giudici spiegano che se il massimale è sufficiente a coprire il danno la mora dell’assicuratore è assorbita da quella dell’assicurato e giuridicamente non rileva. Infatti l’assicurato, in caso di riardo di pagamento, deve già pagare gli interessi di mora che hanno la funzione di compensare proprio il risarcimento. 

Il risarcimento che supera il massimale 

Invece, se il danno supera il massimale dell’assicurato l’assicurazione è tenuta a pagare un risarcimento maggiore. Pochi sanno che se l’assicurazione non ci paga subito quanto dovuto e questa somma superare il massimale assicurato il risarcimento dovuto aumenterà. Infatti, se l’assicurazione non paga entro 90 giorni il danno che supera il massimale le conseguenze della morosità si calcolano sull’intero danno e non sul solo massimale. 

Questo perché il massimale costituisce il massimo che l’assicurazione paga su di un fatto causato da un terzo, cioè l’assicurato. Invece il pagamento degli interessi di mora per l’intera somma del danno, sono da addebitarsi al comportamento scorretto dell’assicurazione stessa. In termini legali si parla di fatto proprio. Per la responsabilità da fatto proprio, cioè il ritardo che supera i 90 giorni nel pagamento, non vi sono massimali. 

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