Pochi sanno che questo farmaco potrebbe aumentare il rischio di 3 tipi di tumore

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A differenza di quanto accade negli altri paesi europei, in Italia non sono troppe le donne che utilizzano la pillola anticoncezionale. Stando alle ultime statistiche, la percentuale si attesterebbe intorno al 16%, contro il 59% in Portogallo e il 52% il Germania. Tuttavia, circolano sulla pillola molte informazioni confuse che rendono difficile una valutazione oggettiva di pro e contro. Una domanda diffusa circa la pillola è se assumerla faccia aumentare il rischio di tumore. La risposta che arriva dall’AIRC è sì. Pochi sanno che questo farmaco potrebbe aumentare il rischio di 3 tipi di tumore: al seno, alla cervice uterina e al fegato. Ma non c’è da diffondere un allarmismo eccessivo. Esistono dei grandissimi però, che analizziamo di seguito.

Pochi sanno che questo farmaco potrebbe aumentare il rischio di 3 tipi di tumore

È complicato studiare gli effetti che la pillola anticoncezionale ha sull’organismo. Questo perché gli effetti possono manifestarsi anche anni dopo l’utilizzo. Eppure, esistono studi sufficienti che rilevano una correlazione tra l’assunzione della pillola e un leggero aumento del rischio di tumore. Parliamo, in particolare, di tumore al seno, alla cervice uterina e al fegato. Di contro, però, altri studi rivelano che la pillola diminuisce significativamente il rischio di cancro dell’ovaia e dell’endometrio.

Inoltre, l’influenza sul tumore alla cervice uterina pare sia indiretto, concausato dall’infezione del papilloma virus. Solo alcune ricerche portate avanti da National Cancer Institute ipotizzano una correlazione diretta. Gli esperti americani stanno cercando di capire se la pillola indebolisca le cellule della cervice, facilitando l’infezione.

Per quanto riguarda la formazione di tumore al fegato, quelli causati dalla pillola sono perlopiù benigni. In ogni caso, il rischio è influenzato dalla predisposizione genetica individuale. Ecco perché, prima di assumere la pillola, bisogna rivolgersi a un accurato parere medico, atto a valutare ogni rischio, non colo oncologico.

Vari tipi

Da quando è stata messa in commercio (nel 1951), si sono susseguiti vari tipi di pillola anticoncezionale. Questo rende ancor più complesso un’analisi univoca. In parole povere: è difficile dire quali siano i pro e i contro della pillola. Gli studi tengono conto sia della percentuale di ormoni contenuti, sia della capacità di riprodurre il ciclo ormonale femminile. Le due tipologie principali sono la pillola monofase e la pillola a fasi. Per quanto riguarda il rischio oncologico, pare non ci sia grande differenza tra le due. Oggi in commercio c’è anche la minipillola, che contiene solo ormoni progestinici, prescritta in pochi casi. Gli studi su di essa sono ancora pochi, ma fanno ben sperare. Studi pubblicati sulla Breast Cancer Research and Treatment nel 2016 la reputano del tutto sicura.

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