Pochi sanno che questo comportamento del lavoratore può portare al licenziamento in tronco

dimissioni

Per lungo tempo i lavoratori part time si sono dedicati anche ad una seconda attività lavorativa per arrotondare i guadagni. Ma pochi sanno che questo comportamento del lavoratore può portare al licenziamento in tronco.

Infatti quando il dipendente ha trovato il secondo lavoro che gli serve, cerca di fare di tutto per non perderlo. Allora capita a volte che quel lavoratore dichiari un falso stato di malattia per potersi dedicare più attivamente al secondo lavoro.

Immaginiamo qualcuno che effettui lavoretti in ambito edilizio come secondo lavoro. Magari quel dipendente avrà la tentazione di dichiararsi malato per avere qualche giorno intero da dedicare all’imbiancatura di una casa che gli frutterà un extra. Il dipendente fa affidamento sul fatto che il suo contratto gli garantisce un certo numero di giorni di malattia. Sono giorni a cui ha diritto e se fosse veramente malato nessuno gli contesterebbe niente. Ma se il datore di lavoro scopre la situazione può licenziare il dipendente per frode.

Pochi sanno che questo comportamento del lavoratore può portare al licenziamento in tronco

In effetti molto spesso in questi casi la legge da ragione al datore di lavoro. Recentemente lo ha ripetuto anche la Corte di Cassazione con la sentenza 9.647 del 2021.

Perché il lavoratore rischia grosso

In alcuni casi il datore di lavoro può licenziare senza preavviso perché il comportamento del lavoratore è così grave da far venire meno per sempre la fiducia reciproca.

La sentenza che commentiamo ci fornisce utili spunti di riflessione. Per esempio è importante l’entità del danno che il lavoratore abbia provocato al datore. Conta anche l’intenzionalità di quel comportamento. La situazione è più grave se il lavoratore ha già subito altre sanzioni.

La Cassazione afferma che andare a lavorare nel periodo in cui ci si è dati malati è un illecito.

Altri elementi che aggravano la situazione

La posizione del lavoratore è ancora più grave se il lavoretto secondario che ha svolto ha aggravato la sua malattia oppure ha prolungato la guarigione. Molto grave è anche aver dichiarato una malattia del tutto inesistente.

Invece il lavoratore ha qualche possibilità in più di essere ripreso a lavoro se la patologia che ha dichiarato era realmente esistente. Sarà più facile in tribunale degradare la propria condotta ad illecito meritevole di una sanzione disciplinare, ma non così grave da comportare il licenziamento.

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