Pochi lo sanno ma ecco 3 curiosità e classifiche sui Presidenti della Repubblica italiana e sulla loro elezione

mattarella, repubblica

Mancano pochi giorni alle elezioni del Presidente della Repubblica. Sui nomi dei possibili candidati circolano molte ipotesi. Sono in molti ad augurare la prima volta di una donna a capo del palazzo del Quirinale. Ciascuno ha le proprie proposte che vedranno i partiti in discussione nei prossimi tempi. Ma, al di fuori degli accordi politici, la figura del Presidente della Repubblica rappresenta il nostro Paese. La figura presidenziale ha molte prerogative e molti onori. Ed è circondata da molte curiosità che forse possono aiutarci a capire alcuni aspetti della nostra società. Pochi lo sanno ma ecco 3 curiosità e classifiche sui Presidenti della Repubblica italiana e sulla loro elezione.

La classifica di provenienza

Dal 1946 ad oggi si sono succeduti in carica 12 Presidenti della Repubblica. La classifica di provenienza vede delle particolari coincidenze geografiche. Vincono, cioè, la città di Napoli e la Regione del Piemonte come luogo di provenienza maggiormente ricorrente. Si tratta di 3 Presidenti ciascuna. Napoletani erano De Nicola, Giovanni Leone e Giorgio Napolitano. Per il Piemonte invece ci sono stati Einaudi, Saragat ed Eugenio Scalfaro. Seguono i Presidenti sardi (Segni e Cossiga) e quelli toscani (Gronchi ed il livornese Ciampi). Pertini per la Liguria e Sergio Mattarella per la Sicilia chiudono questa speciale classifica.

Sono ben 4 quelli che si sono dimessi prima del termine del mandato. Antonio Segni fu colpito da una grave forma di trombosi cerebrale nel corso del mandato. Giovanni Leone preferì mettersi da parte dopo lo scoppio di uno scandalo politico (il celebre caso Lockheed, da cui sarebbe stata successivamente dimostrata la sua estraneità). Francesco Cossiga, invece, volle ritirarsi (sebbene a soli due mesi dalla fine del mandato) come dimostrazione di disapprovazione per le scelte politiche del Governo. Giorgio Napolitano, invece, si è volontariamente dimesso nel corso del suo secondo mandato per le sopravvenute difficoltà legate all’età molto avanzata.

Pochi lo sanno ma ecco 3 curiosità e classifiche sui Presidenti della Repubblica italiana e sulla loro elezione

Sui tempi necessari per l’elezione da parte del Parlamento riunito in seduta comune, è molto difficile dare previsioni. Il record di velocità spetta in questo caso sia a Francesco Cossiga (per merito del consenso tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista Italiano) che a Carlo Azeglio Ciampi. Anche Enrico De Nicola venne eletto al primo scrutinio, ma in questo caso la nomina era a provvisorio Capo di Stato. Solo con l’avvio dell’ordinamento costituzionale repubblicano, nel 1948, sarebbe divenuto Presidente della Repubblica. Il record di scrutini necessari spetta invece a Giovanni Leone. Nel 1978 furono necessari ben 23 votazioni per raggiungere il quorum necessario. Si trattava del 51% del Parlamento. Questo costituisce il numero più basso di consensi ottenuti da un Presidente.

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