Pochi lo conoscono, ma questo è l’olio amico del cuore che tiene a bada il colesterolo

colza

L’olio è uno dei condimenti più utilizzati nella cucina mediterranea. Infatti, nonostante il suo alto contenuto calorico e il suo ingente carico di lipidi, contiene delle sostanze particolarmente benefiche per il nostro organismo. Generalmente il più utilizzato nella cucina italiana è il cosiddetto evo, ovvero l’extravergine di oliva. Oltre a questo prodotto di eccellenza però esistono moltissime altre scelte che possono rivelarsi altrettanto salutari. Oggi parliamo di una di queste. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Pochi lo conoscono, ma questo è l’olio amico del cuore che tiene a bada il colesterolo

Stiamo parlando dell’olio di colza ad uso alimentare, specialmente della tipologia denominata “di canola” che contiene una percentuale di acido erucico inferiore al 2%. Questo olio deriva dall’omonima pianta e può aiutare la salute del nostro sistema cardiovascolare. Infatti, pochi lo conoscono, ma questo è l’olio amico del cuore che tiene a bada il colesterolo. Inoltre, non presenta un’alta quantità di grassi saturi, ma al contrario è ricco di grassi monoinsaturi. I primi, infatti, sono generalmente riconosciuti per la loro nocività, i secondi invece si considerano “grassi buoni”. Si chiamano in questo modo perché favoriscono il colesterolo HDL al posto di quello LDL che è invece uno dei potenziali responsabili di infarto. Questo derivato di colza è anche ricco di omega 3 e omega 6 e per questo rappresenta un ottimo alleato per tenere a bada il colesterolo cattivo. Inoltre, l’olio di colza è anche ricco di vitamina E, elemento prezioso per il ricambio cellulare e per la lotta contro i radicali liberi.

Possibili controindicazioni

Come in ogni cosa, l’importante è non esagerare. Prima di tutto per il suo contenuto calorico che, come nel caso dell’olio di oliva, si presenta particolarmente pesante. Presenta infatti ben 900 kcal ogni 100 grammi. La dose indicata non dovrebbe infatti superare, anche in questo caso, un cucchiaio (oppure due cucchiaini da tè) a pasto principale, da consumare preferibilmente a crudo. Inoltre, potrebbe creare interferenze con alcuni medicinali anticoagulanti come ad esempio il warfarin. Infine, la presenza di acido erucico all’interno di questo prodotto ha fatto a lungo discutere sulla sua sicurezza perché nella sperimentazione su alcuni mammiferi ha portato a degli spiacevoli effetti collaterali. Dosi molto basse però sono considerate sicure per gli esseri umani. In ogni caso prima di assumerlo è bene confrontarsi con il proprio medico curante.

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