Pochi lo conoscono ma è questo il tumore più silenzioso e aggressivo

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Il tumore costituisce purtroppo una delle principali cause di morte. Nonostante la scienza faccia passi da gigante, una cura definitiva non è ancora stata trovata.

La prevenzione è fondamentale. Screening regolari permettono di prendere in tempo alcune forme tumorali. È il caso, ad esempio, del cancro al seno o di quello del collo dell’utero. Questi, infatti, possono essere riconosciuti tempestivamente effettuando con cadenza regolare visita senologica, ecografia, mammografia e pap-test. Ecco un utilissimo approfondimento sugli esami fondamentali che tutte le donne dovrebbero fare a partire dai 30 anni.

Esistono tuttavia anche forme tumorali difficili da diagnosticare con il giusto anticipo e che di conseguenza portano nella maggior parte dei casi a esiti fatali. Nelle prossime righe parleremo proprio di un caso.

Pochi lo conoscono ma è questo il tumore più silenzioso e aggressivo

Stiamo parlando del tumore alle vie biliari. Tecnicamente si chiama colangiocarcinoma. Una malattia davvero molto subdola perché non ha sintomi chiari e abbastanza gravi da indurci a richiedere il consulto del medico. Nella maggior parte dei casi, infatti, al momento della diagnosi è ormai troppo tardi e non c’è più nulla da fare.

Fortunatamente il colangiocarcinoma è anche un tumore poco frequente. Dai dati dell’AIRTUM (Associazione italiana registri tumori) si legge che lo scorso anno, in Italia sono stati rilevati 5.400 casi.

I sintomi sono molto generici

All’inizio la malattia è assolutamente asintomatica. I primi sintomi poi sono spesso associati ad altre patologie. Con il progredire della malattia si manifesta un cambiamento di colore della parte bianca dell’occhio che tende a diventare giallognola, il cosiddetto ittero. Fenomeno che in seguito colpisce anche la pelle.

Inoltre, l’urina diventa più scura mentre le feci più chiare.

Questi sintomi, tuttavia, non raggiungono mai un livello tale da allarmare il paziente.

Si perde così tempo prezioso per poter intervenire con una terapia tempestiva.

La diagnosi e il trattamento

Il primo esame che di solito il medico prescrive è un’ecografia dell’addome. Per approfondire ulteriormente la diagnosi, possono poi essere richiesti esami più specifici come la TAC e la risonanza magnetica (colangio-RM).

Di media, solo in un caso su 5 si può intervenire chirurgicamente. Negli altri casi, il colangiocarcinoma è trattato con la chemioterapia, cura dall’esito non certo e dai numerosi effetti collaterali.

Pochi lo conoscono ma è questo il tumore più silenzioso e aggressivo. E allora, oltre a seguire in maniera scrupolosa la prevenzione, in caso di sintomi strani o poco chiari, non esitiamo a contattare il medico. Meglio fare un esame diagnostico inutilmente piuttosto che perdere del tempo prezioso!

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