Più soldi per gli assegni per il nucleo familiare

Inps

Dall’1 luglio e fino al 30 giugno 2021 le famiglie con figli avranno più soldi per gli assegni per il nucleo familiare, acronimo ANF. Una circolare dell’Inps redatta il 21 maggio ha rivisto gli importi in base alla variazione dei prezzi al consumo che ogni anno l’Istat elabora. Nel contempo le famiglie che percepiscono assegni per figli a carico potranno verificare anche il limite di reddito. Sono state infatti ufficializzate le nuove tabelle con indicazione degli importi aggiornati.

Da cosa dipende l’importo dell’assegno familiare

L’aggiornamento dell’importo avviene in base alla Legge 153 del 1988. La rivalutazione avviene annualmente. L’ultima variazione dei prezzi al consumo in Italia rilevata dall’Istat è pari a +0,50% calcolata tra l’anno 2018 e il successivo.

Dall’1 luglio, dunque chi riceve  assegni per il nucleo familiare avrà più soldi. Nel contempo sono stati rivalutati i livelli di reddito delle tabelle Inps contenenti gli importi mensili degli assegni per il nucleo familiare.

Come vengono riconosciuti i nuovi importi

L’Inps dovrà conoscere quante persone compongono il nucleo familiare e il reddito complessivo. Il destinatario degli assegni familiari dovrà dichiarare il reddito percepito nell’anno 2019 riferito all’intero nucleo familiare in modo da dare la possibilità all’Inps si capire a quale fascia reddituale si appartiene. A seguito di questo riscontro, l’Inps può fare il calcolo preciso. E’ da tenere presente che più è alto il reddito percepito minore sarà l’importo dell’assegno per il nucleo familiare spettante per i figli a carico.

Attenzione alla provenienza del reddito

Per avere diritto all’ assegno, il reddito deve essere composto per almeno il 70% da redditi da lavoro dipendente. Soltanto il 30% può provenire da reddito da attività autonoma. Se non si rispettano questi pesi il diritto decade.

Come fare richiesta

La richiesta viene fatta dal lavoratore o per il tramite del datore di lavoro all’Inps. Basta utilizzare i servizi online, la procedura è snella e l’Inps in tempo reale riesce a verificare i requisiti. Una volta dato l’assenso il datore di lavoro che prepara la busta paga del suo dipendente può conoscere l’esatto importo e inserirlo nel cedolino mensile.

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