Più leggera ma sempre piacevolmente croccante la panatura che non si staccherà più con questa ricetta

panatura

Quando decidiamo di creare l’impanatura per la carne, il pesce o le verdure abbiamo sostanzialmente 3 pensieri. Che sia troppo pesante e difficilmente digeribile. Che non venga croccante e che si stacchi dall’alimento. Alle volte anche usando per forza materiale di primissima qualità, possiamo non raggiungere l’obiettivo. Questo perché, pur essendo un’operazione teoricamente facile, l’impanatura richiede qualche piccolo trucco. Soprattutto se la vogliamo perfetta e per racchiudere in sé le tre caratteristiche che abbiamo visto. Più leggera ma sempre piacevolmente croccante la panatura che non si staccherà più con questa ricetta. Sveliamo ai nostri Lettori qualche piccolo accorgimento del mestiere.

Come impanare correttamente l’alimento

L’iter di impanatura non sarebbe casuale, ma dovrebbe rigorosamente seguire questa scaletta:

  • impanare prima nella farina;
  • poi nell’uovo;
  • quindi nel pangrattato.

Questo, perché la farina in questo caso funziona come la malta nell’edilizia. Ma non solo perché permette all’uovo, collante della ricetta, di non scivolarsene via. Già seguire la procedura corretta, dovrebbe garantirci un’impanatura perfetta.

 Più leggera ma sempre piacevolmente croccante la panatura che non si staccherà più con questa ricetta

Se volessimo rendere più leggera la nostra impanatura, dovremmo per forza rinunciare alle uova. Il procedimento prevede quindi di spalmare con le mani un filo d’olio sull’alimento, facendolo penetrare al suo interno. Quindi dovremmo cospargere di pangrattato, su entrambi i lati, la fettina. A questo punto, anziché friggere, potremmo infornare a 200 °. Rispetto alla frittura, oltre ad avere meno calorie, dovrebbe guadagnarci la crosticina dell’impanatura. Ricordiamo infatti che la classica cotoletta impanata e fritta, porterebbe con sé oltre 250 cal.

Il sistema per sostituire i carboidrati del pangrattato

Oggi al supermercato, troviamo il pangrattato industriale pronto. Ma nei punti vendita che hanno una panetteria interna, è possibile acquistare anche quello genuino e prodotto in loco. Ma se cerchiamo di rinunciare anche ai carboidrati del pangrattato, esistono un paio di alternative più leggere:

  • la prima è quella di utilizzare i crackers, polverizzandoli. Magari usando quelli con la farina di grano saraceno, leggera e ricca di fibre;
  • la seconda prevede invece di polverizzare i grissini. Questo sistema dovrebbe permetterci di creare una panatura più leggera, ma senza perdere la croccantezza.

Infine, se decidiamo di utilizzare la farina, potremmo anche dirottare la nostra scelta su quella integrale, su quella al mais e su quella al kamut.

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